ISTITUTO: Sint Lukas Brussels – Luca School of Arts
ANNO: 2016
LINGUA: ungherese
SINOSSI: Le note malinconiche di un violino aprono questo cortometraggio ambientato nel 1944 che affronta il tema della deportazione e della persecuzione dei rom in Ungheria. Subito quello che sembra un banale incontro tra amici di vecchia data si trasforma in uno scontro tra due visioni del mondo differenti. Antal accusa Frici di star nascondendo il musicista rom Jànos, impedendo così la sua deportazione al confine – dove i rom sono destinati alla costruzione di alcune fortificazioni – e di essere colpevole quindi di disobbedienza nei confronti dello Stato. Al ricorrere di parole quali “patria”, “aiuto” e “bestie” è impossibile non far correre il pensiero al presente e collegare la vicenda alla questione dei migranti e dei nazionalismi, attuale più che mai.