“Oltre il muro” è un progetto di Roberto Franzin, un cortometraggio realizzato dai ragazzi dell’Istituto Penale Minorile di Treviso, in collaborazione con studenti di Ca’ Foscari e il supporto di Ca’ Foscari Cinema.
L’idea di Oltre il muro muove dalle testimonianze dei ragazzi del Penale Minorile di Treviso, luogo dove insegno materie letterarie da quasi dieci anni, raccolte attraverso un esercizio sul testo argomentativo in cui chiedo ai ragazzi di scrivere delle loro aspettative, speranze, timori rispetto al momento in cui torneranno liberi — oltre il muro, appunto. Ne ho raccolte un centinaio e ho scelto quelle che ho ritenuto più significative per realizzare un corto documento di quanto loro pensano ed esprimono.
La collaborazione con Ca’ Foscari Cinema nasce dopo la presentazione nell’ambito del Ca’ Foscari Short Film Festival di un altro corto girato due anni fa, sempre con i ragazzi del Minorile: Inediti Legami, un film che muove da opere d’arte e passa attraverso il teatro-danza, dove i ragazzi interpretano i differenti “quadri”. Oltre il muro invece permette loro di esprimere se stessi sulla base delle loro impressioni, diventando quindi un corto documento su aspetti che fortemente caratterizzano le loro esperienze. In entrambi i film ricorre la volontà di trovare strade di didattica alternativa per muovere motivazione e stimolare autostima, ingredienti fondamentali a ogni percorso di recupero e non solo. In entrambi si è superata la stessa difficoltà di far lavorare persone provenienti da tutto il mondo, ma allo stesso tempo si è raggiunta la coscienza di poter aprire una vera e propria finestra sul mondo.
Prof. Roberto Franzin
«Ho varcato quella porta col cuore in gola e gli occhi pieni di lacrime. L’ho varcata senza voltarmi, senza guardare. L’ho varcata con una valigia piena di speranze, paure, sogni e dolori altrui. E ora nella mia cameretta, nella fretta e nelle preoccupazioni della vita di tutti i giorni, ripenso a quei ragazzi e mi rendo conto di aver varcato quella porta con la voglia di tornare.»
Luisa Seguin – Università Ca’ Foscari