Come nelle scorse due edizioni, il Ca’ Foscari Short Film Festival presenta tra i suoi programmi speciali Young Filmmakers at Ca’ Foscari, con la proiezione del cortometraggio realizzato dagli studenti cafoscarini del Corso di Cinema Digitale nato nel 2013 dalla collaborazione tra il Ca’ Foscari Short Film Festival, il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’ateneo, e la Ca’ Foscari Challenge School.
Il Corso di Cinema Digitale permette a un gruppo di studenti motivati e orientati verso i diversi ambiti della carriera cinematografica di ampliare il proprio bagaglio conoscitivo ed esperienziale attraverso un percorso che tocca tutti i principali settori del mestiere “cinema”, sondando tanto l’aspetto teorico quanto, soprattutto, quello pratico. Coordinati da Luca Pili, gli studenti sono stati affiancati nei diversi momenti di studio e ricezione da esperti del settore come Tobia Tomasi, Giuliana Muscio, Masha Starec (alla cui memoria è dedicato il corto), Lisa Castagna, Carlo Montanaro, Marco Bassano, Davide Tiso, Igor Imhoff e Gabriele Coassin. Ognuno di loro ha guidato gli studenti in una diversa fase della produzione del corto: dallo storyboard alla post-produzione, dalla sceneggiatura al montaggio, oltre naturalmente ai giorni passati a calcare il set da tutte le sue angolazioni, davanti e dietro la videocamera.
Il corto presentato dagli studenti costituisce il loro saggio di fine corso e si tratta di un libero adattamento in chiave dark comedy del racconto fantastico di Dino Buzzati, “I giorni perduti” (1971), memorabile affresco dell’esistenza, dove con fantasia e ironia si giunge alla resa dei conti con la propria coscienza per fare un bilancio del dare e dell’avere, di quanto si è perso e di ciò che si è guadagnato.
I GIORNI PERDUTI (Università Ca’ Foscari, 2017, 8’00”)
Regia: Roberto Andriolo, Yuri Barbiero, Annalaura Cattelan, Silvia Clementi, Carlo Croce, Emiliana Forestiere, Francesca Gastoldi, Valentina Gnes, Francesco Maman, Matteo Marzano, Giovanni Mineo, Fabio Naccari, Luigi Pianezzola, Andrea Righetto, Margherita Tagliaferro, Gaia Vianello
“I giorni perduti”, uno dei più celebri racconti di Buzzati, struggente riflessione sul tempo che passa e sulle occasioni mancate, ha fornito la base per il cortometraggio. Il film segue tuttavia una strada propria e slegata dal racconto. La vicenda di Kazirra, grigio e castigato uomo d’affari, assume qui i toni di una commedia nera e grottesca, incarnata dall’incontro con un mefistofelico fattorino, il quale mette a confronto il protagonista con il suo passato, racchiuso in altrettante scatole.