Catherine Breillat

Catherine Breillat

Membro della giuria 2017

Nata a Bressuire, in Francia, è un’artista estremamente eclettica: regista, sceneggiatrice, scrittrice, nonché attrice, i suoi lavori sono in particolare dedicati al tema della sessualità e dei conflitti di genere, con un taglio distintamente personale e coraggioso. Cresciuta a Niort, nella Nouvelle-Aquitaine, già all’età di 12 anni desidera diventare scrittrice e regista, ispirata dalla visione del film Una vampata d’amore di Ingmar Bergman. Studia quindi recitazione assieme alla sorella Marie-Hélène, oggi a sua volta apprezzata attrice, presso lo “Studio d’entraînement de l’acteur” di Parigi.

A soli 17 anni viene pubblicato il suo primo romanzo, L’homme facile (1968). Nel 1972 interpreta il ruolo di Muchette nel film Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, quindi nel 1976 recita in Dracula père et fils di Edouard Molinaro.

Il suo debutto alla regia avviene nel 1976 con L’adolescente (Une vraie jeune fille) — adattamento del romanzo Le soupirail pubblicato l’anno prima dalla stessa autrice —, quindi Movimenti notturni (Tapage nocturne) nel 1979. A causa dei contenuti esplicitamente sessuali, Une vraie jeune fille tuttavia viene distribuito solo 23 anni dopo la sua produzione. Decide dunque di dedicarsi del tutto all’attività di sceneggiatrice per registi come Liliana Cavani (La pelle, 1981), Federico Fellini (E la nave va, 1983) and Maurice Pialat (Police, 1985).

Tornerà poi alla regia con molti titoli dal forte sostrato erotico, tra cui Vergine taglia 36 (36 fillette, 1988), Sale comme un ange, Parfait amour! (1996), Romance (1999), A mia sorella! (2001, in concorso a Berlino), Bève traversée (2001, presentato a Venezia), Sex is comedy (2002, film di apertura della Quinzaine des Realisateurs a Cannes), Pornocrazia (Anatomie de l’enfer, 2003, secondo ruolo nella sua filmografia dopo Romance per l’italiano Rocco Siffredi); e ancora Une vieille maîtresse (2006, presentato in concorso al 60. Festival di Cannes e ispirato a un romanzo di Jules Barbey d’Aurevilly) e Barbe Blue (2009). Con La belle endormie, liberamente ispirato ai racconti popolari di Charles Perrault, ha aperto la sezione Nuovi Orizzonti alla 67a Mostra del Cinema di Venezia del 2010. Non è stata la sua prima presenza al festival veneziano: nel 2002 è stata membro della giuria per la sezione Controcorrente e nel 2007 parte della giuria del concorso internazionale (presidente Zhang Yimou). Il suo ultimo lungometraggio in ordine temporale, Abus de faiblesse (2013), interpretato da Isabelle Huppert e ispirato a un’esperienza di frode di cui la stessa Breillat è stata vittima, ne consacra ulteriormente lo spessore autoriale.

Dal 2014 è membro dell’Ordine delle arti e delle lettere francese. Annovera infine nella sua biografia una carriera di insegnamento presso master del Wellesley College di Boston, della FEMIS (Fondation Européenne des Métiers de l’Image et du Son) e della Columbia University di New York.

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