Sulafa Hijazi è una regista e un’artista di arti multimediali e visive. È nata nel 1977 a Damasco in Siria e attualmente risiede a Berlino in Germania. Ha conseguito gli studi in teatro e scenografia presso l’Istituto Superiore di arti drammatiche in Siria, per poi trasferirsi a Francoforte, dove ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti “Städelschule”.
Si avvicina al mondo dell’animazione e dell’arte multimediale come autrice e regista, indirizzandosi verso il pubblico dei più piccoli e degli adolescenti e trattando tematiche di sviluppo sociale ed educativo. I suoi lavori sono stati proiettati su diversi canali televisivi e piattaforme online e sono conosciuti e seguiti dai giovani spettatori dei paesi Mediorientali. Per i canali televisivi, tra il 1999 e il 2001 Hijazi è stata una dei principali fondatori e direttrice artistica di “Space Toon”, il primo canale satellitare libero dedicato ai ragazzi, dove ha realizzato dei contenuti in 2D e 3D. Dal 2005 è diventata direttrice creativa del progetto, promuovendo una nuova campagna educativa e supervisionando il lancio della nuova piattaforma su sito internet. Le sue animazioni sono state candidate e hanno vinto vari premi e riconoscimenti in diversi festival cinematografici. Nel 2009 il suo lungometraggio The Jasmine Birds si è aggiudico svariati premi come Migliore Animazione ai festival di Egitto (2010), Russia (2010), Iran (2010), Hollywood (2011) e India (2012).
Nel 2010 ha creato a Damasco la “Bluedar”, una casa di produzione di arte digitale e animazione, le cui sedi oggigiorno sono dislocate tra la capitale siriana, Beirut (Libano) e Berlino. Attraverso l’uso di prodotti multimediali, giochi, applicazioni, social media e realtà virtuale, la regista crea dei contenuti educativi rivolti alle nuove generazioni, organizzando anche dei workshop mirati che aiutino i bambini e i giovani profughi dalle zone calde del conflitto. “The Memory Box” è uno di questi workshop, dove 40 bambini e ragazzi hanno disegnato il loro passato, i ricordi del loro paese lontano. I disegni sono stati trasformati in un documentario, un fumetto e un’animazione che ha vinto il premio Speciale della Giuria alla settima edizione del Film Festival Internazionale di Kazan per il Cinema Mussulmano, Russia, nel 2011.
Tra il 2012 e il 2017 è stata membro del CIFEJ, il Centro Internazionale di film per bambini e adolescenti. Nel 2011 ha preso parte al movimento pacifista della resistenza della rivoluzione siriana, denunciando le ingiustizie sociali e le oppressioni politiche. A tal proposito ha realizzato tra il 2011 e il 2015 una serie di opere digitali figurative piene di metafore e simboli, intitolate Ongoing. Trattando questi delicati argomenti e con l’inasprirsi dei controlli sulla libertà di pensiero e di espressione, Hijazi ha deciso di trasferirsi a Francoforte nel 2013. Qui ha proseguito i suoi studi in arte contemporanea, approfondendo e sperimentando diverse tecniche e forme di arte concettuale e multimediale. I suoi lavori sono stati esposti in molteplici gallerie e musei europei e non solo, tra i quali il British Museum, Barjeell Art Foundation in Sharjah e l’IMS (Supporto mediatico Internazionale) a Copenaghen. Sono fruibili anche in alcune piattaforme online, pubblicati su libri e riviste.