Sesta edizione
La Fondazione ha istituito nel 2014 il concorso “Premio Olga Brunner Levi”. Il premio è dedicato al miglior cortometraggio originale realizzato da studenti delle scuole superiori di secondo grado. I partecipanti devono realizzare un video avente per soggetto la performance musicale femminile o il rapporto tra condizione femminile e la musica nella storia. Per il videoclip vincitore è previsto in premio una scultura e la proiezione nell’ambito di Ca’ Foscari Short Film Festival il giorno 23 marzo 2019.
Il premio porta il nome di Olga Brunner Levi, che insieme al marito Ugo Levi diede vita a un cenacolo per letterati, musicisti e studiosi di discipline musicologiche presso Palazzo Giustinian Lolin a Venezia. Il cenacolo divenne Fondazione Ugo e Olga Levi nel 1962, a seguito di una donazione di Ugo in ossequio alla volontà testamentaria della moglie Olga Brunner. Oggi la Fondazione, presieduta da Davide Croff e diretta da Giorgio Busetto, mantiene l’impronta originaria, con attività di promozione di esecuzioni concertistiche e studi musicologici; inoltre essa possiede e gestisce una biblioteca specializzata, una foresteria per studiosi e musicisti, si occupa dell’organizzazione di concerti, mostre, convegni, corsi. E’ attiva anche nella pubblicazione di riviste, libri e CD e nell’assegnazione di borse di studio.
La giuria tecnica del concorso è composta da:
– Roberto Calabretto, professore associato al DAMS dell’Università degli Studi di Udine, dove insegna Musica per film. Le sue ricerche sono orientate sulla musica contemporanea e sulle funzioni del linguaggio sonoro negli audiovisivi. E’ autore di numerosi saggi, tra cui “Lo schermo sonoro” (2010), premiato con l’Efebo d’Oro come «miglior libro di cinema». Dal gennaio 2019 è presidente del comitato scientifico della Fondazione Levi.
– Antioco Floris, Università di Cagliari. Coordina il corso di laurea magistrale in Scienze della produzione multimediale. Attualmente è direttore del centro di ricerca CELCAM (Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità) e condirettore della rivista «L’avventura. International Journal of Italian Film and Media Landscapes» pubblicata dall’editore Il Mulino.
– Luisa Zanoncelli, è stata professore ordinario del settore musicologico fino al 2010, nelle università di Lecce, Udine e Torino. I suoi interessi specialistici riguardano la teoria musicale e l’estetica della musica dall’antichità al Novecento, e la conservazione dei beni musicali. E’ stata responsabile scientifico di progetti di ricerca finanziati dal MIUR, dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Piemonte (fra cui ‘Cabiria’, con Annarita Colturato, sulla catalogazione della musica per il cinema conservata in Piemonte) e dalla UE. E’ stata per un decennio vicedirettore del laboratorio di ricerca di restauro di documenti sonori storici Mirage dell’università di Udine.
Bound (USA, 6’33”)
Director: Heidi Kafer
G-Star School of the Arts
Sinossi: Bound conduce il pubblico all’interno della mente contorta e sinistra di una ragazza che combatte il suo disturbo alimentare per cui rischia la vita.
Profilo: Heidi Kafer, 17 anni, pluripremiata regista, ha una passione per il cinema che riversa nel suo lavoro. Kafer è specializzato in regia, cinematografia, editing e scrittura. Nonostante sia stata sulla scena cinematografica per soli tre anni, ha una lista in aumento di credenziali. Ha diretto e prodotto vari film con oltre 50 membri di staff. I film in cui ha diretto, prodotto, filmato, scritto e anche montato hanno vinto numerosi premi importanti a livello internazionale. Kafer ha anche lavorato professionalmente con alcuni nomi del settore, con numerose aziende e privati, realizzando video.
Shtojzovalle (Kosovo, 12’)
Director: Flutura Balaj
“Sami Frasheri Gymnasium” in Prishtina
Sinossi: Shtojzovalle: magiche creature della mitologia albanese che possiedono poteri soprannaturali e una straordinaria bellezza. Si trovano spesso nei boschi dove cantano e ballano, e a volte sono avvistati dagli umani. Dopo secoli vissuti intorno a noi, ci invitano nelle loro realtà mistiche, aiutandoci a riflettere sulle opportunità mancate.
Profilo: Flutura Balaj è nata nel 2000 a Pejë, in Kosovo. Ha terminato la scuola elementare e superiore a Prishtina, conservando un ruolo artistico da scrittrice / poetessa degli slam, oltre alla passione per la batteria, il cinema e le scienze culinarie. Attualmente sta per iniziare i suoi studi di fisica e astronomia all’Università di Jacobs, in Germania.
Pa Përkufizim (Kosovo, 6’)
Director: Era Skivjani
Sinossi: Storie di alcuni personaggi sui pregiudizi e la discriminazione nella nostra società.
Profilo: Era Skivjani è nata nel 2000 a Gjakova. Ha finito il liceo al Gymnasium “Hajdar Dushi” a Gjakova.
Oblivion (Turkey, 5’49”)
Director: Cagla Karslioglu
Uskudar American Academy
Sinossi: Una ragazza di 17 anni che sta cercando di prepararsi per il suo esame d’ingresso universitario si alterna tra stress post traumatico e flashback.
Profilo: Ho 17 anni e attualmente frequento l’ultimo anno in un liceo americano in Turchia, a Istanbul. Ho studiato recitazione per 5 anni e ho passato le mie estati a New York al Lee Strasberg Theatre e al Film Institute e in altri studi. L’estate scorsa, ho preso lezioni di regia all’USC per 6 settimane in estate. Nel tempo libero mi piace cantare, scrivere canzoni e poesie, suonare il pianoforte e il flauto. Spero di continuare a fare arte e a esprimermi attraverso il cinema.
Writing’s on the wall (Romania, 5’18”)
Director: Bianca Radulescu
Liceul Teoretic “Grigore Moisil” Timişoara
Sinossi: Writing’s on the Wall è un video musicale ed è una semi-parodia della serie di film James Bond’s Spectre. È un film sul segreto, la ricerca e l’avventura, in cui i protagonisti sono due adolescenti.
Profilo: Mi chiamo Bianca Radulescu, sono nata a Timisoara, in Romania, il 22 luglio 2001. Sono una studentessa della Grigore Moisil High School di Timisoara, la migliore scuola superiore della città. Ho frequentato corsi di piano, balletto e arti plastiche. Nella primavera del 2017 ho girato il mio primo video sul pezzo Love Me Like You Mean It suonato da mia sorella. Ho lavorato all’intero processo di produzione, sceneggiatura, costumi, regia, girando il film con il mio cellulare. Nello stesso anno ho ricevuto una fotocamera Canon 70D, con cui ho realizzato il video Writing on the Wall nel 2018. Per il futuro, ho molti bei progetti legati al cinema.
