IX edizione
La Fondazione ha istituito nel 2014 il concorso “Premio Olga Brunner Levi”. Il premio è dedicato al miglior cortometraggio originale realizzato da studenti delle scuole superiori di secondo grado. I partecipanti devono realizzare un video avente per soggetto la performance musicale femminile o il rapporto tra condizione femminile e la musica nella storia.
Il premio porta il nome di Olga Brunner Levi, che insieme al marito Ugo Levi diede vita a un cenacolo per letterati, musicisti e studiosi di discipline musicologiche presso Palazzo Giustinian Lolin a Venezia. Il cenacolo divenne Fondazione Ugo e Olga Levi nel 1962, a seguito di una donazione di Ugo in ossequio alla volontà testamentaria della moglie Olga Brunner. Oggi la Fondazione, presieduta da Davide Croff e diretta da Giorgio Busetto, mantiene l’impronta originaria, con attività di promozione di esecuzioni concertistiche e studi musicologici; inoltre essa possiede e gestisce una biblioteca specializzata, una foresteria per studiosi e musicisti, si occupa dell’organizzazione di concerti, mostre, convegni, corsi. E’ attiva anche nella pubblicazione di riviste, libri e CD e nell’assegnazione di borse di studio.
La giuria tecnica del concorso è composta da:
Roberto Calabretto, professore associato al DAMS dell’Università degli Studi di Udine, dove insegna Musica per film. Le sue ricerche sono orientate sulla musica contemporanea e sulle funzioni del linguaggio sonoro negli audiovisivi. E’ autore di numerosi saggi, tra cui “Lo schermo sonoro” (2010), premiato con l’Efebo d’Oro come «miglior libro di cinema». Dal gennaio 2019 è presidente del comitato scientifico della Fondazione Levi.
Cosetta Saba, docente di Analisi del film e Pratiche audiovisive nella Media Art presso l’Università di Udine, dove è direttore scientifico di La Camera Ottica Lab. I suoi principali interessi di ricerca si concentrano sui linguaggi dell’arte in tutte le sue forme e manifestazioni audiovisive e sui modelli di archiviazione e preservazione di video, film e installazioni artistiche. Ha pubblicato numerosi contributi in riviste e studi dedicati all’analisi delle relazioni tra cinema, video e arte, tra i quali Cinema and Art as Archive. Form, Medium, Memory (con F. Federici, 2014).
Marco Fedalto, Compositore di musica applicata a lungometraggi, serie tivù, documentari e cortometraggi (muti e sonori), è anche l’autore di un’opera lirica e di musica sinfonica. Vincitore di numerosi concorsi tra cui il Premio delle Arti (assegnatogli da Armando Trovajoli), riceve nel 2018 una nomination agli IFMCA. Si perfeziona al Mozarteum di Salisburgo e all’Hollywood Music Workshop di Vienna. A gennaio 2020 è uno dei compositori selezionati per una masterclass alla Warner Brothers Studios di Los Angeles. Membro di ACMF di Roma e Premio Vincenzoni di Treviso.
OPERE FINALISTE
Dare.
Regia: Johanna Halbartschlager
Austria, 6’06’’
HTL1 Bau & Design Linz (Multimedia Department)
SINOSSI:: Dare. (“Osare”) vuole mostrare le difficoltà e le complessità delle relazioni interpersonali nella società odierna dipingendo le vite quotidiane di tre individui e i loro sforzi per integrarsi. I personaggi sono accompagnati attraverso momenti di conforto ma anche di disagio, lasciando intravedere i loro segreti ben custoditi.
PROFILO: Johanna Halbartschlager è nata nella piccola città di Amstetten nella Bassa Austria. Poiché appassionata di cinematografia e narrativa, sta frequentando il dipartimento multimediale di HTL1 Bau & Design a Linz. È stata capace di acquisire una preziosa esperienza nel mondo del cinema lavorando per affermate società di produzione internazionale. Johanna ha crediti come assistente alla produzione, assistente alla post produzione e responsabile della produzione in diversi lungometraggi. Il suo primo cortometraggio DARE. ha ricevuto riconoscimenti internazionali in vari festival cinematografici.
Futile Attempts
Regia: Evgeniya Papina
Uzbekistan, 1’
#118 school in Tashkent (Uzbekistan)
SINOSSI: Spesso nelle nostre vite ci sono molte cose che non sempre finiscono con un “lieto fine”
PROFILO: Nata in Uzbekistan nel 2007. Attualmente studia nella scuola №168 a Tashkent. È appassionata di allevamento dei cani (cinologa), e ha allevato 3 cani. Colleziona lattine di metallo vuote e le piace fare di esse vari oggetti. Realizza anche gioielli di perline (ha molti anelli e bracciali) e afferma che la creazione di questi gioielli le dà calma. Questo cortometraggio è il primo lavoro indipendente nell’ambito della formazione presso DRF Children Animation Studio.
Sound Of Borders
Regia: Bahar Rezvanifar
Iran-Isfahan, 1’24’’
Fazili Art High School
SINOSSI: Una ragazza che immagina come sarebbe la sua vita se fosse nata in altri paesi, con sembianze diverse.
PROFILO: Bahar Rezvanifar è nata nel febbraio del 2004 a Isfahan, in Iran. Ha studiato animazione dal 2020 al 2022 nella “Art High School” (liceo artistico) e ha interesse per l’arte, la letteratura e la filosofia. Ha lavorato come giornalista per due anni per giornali locali e festival cinematografici internazionali per bambini e giovani in Iran dal 2017 al 2019, tuttavia, ha scelto l’arte come interesse principale e lavora come artista freelance dal 2021.
The Teardrop
Regia: Yizhou Liao
China, 4’57’’
Tower Hill School
SINOSSI: The Teardrop (“La Lacrima”) si concentra su come la tecnologia isola ulteriormente i cittadini anziani dalla società odierna. Il film segue quattro anziane signore che discutono su come imparare ad utilizzare i cellulari mentre giocano a Mahjong, un gioco tradizionale cinese. Cici, la nipote di 10 anni di una delle signore, sente per caso la loro conversazione e le aiuta creando una canzone con un testo che parla dei passaggi dell’utilizzo di un cellulare.
PROFILO: Yizhou Emma Liao è una studentessa internazionale che viene dalla Cina, attualmente studentessa del quarto anno alla Tower Hill School di Wilmington, in Delaware negli Usa. Emma attinge dalla sua esperienza personale quando scrive i cortometraggi. Commossa dalla visione di uno spezzone di un notiziario su quanto difficile possa essere per gli anziani usare i dispositivi digitali e vedendo i problemi che sua nonna ha riscontrato ad un supermercato che accettava solo pagamenti elettronici, ha creato “The Teardrop” per enfatizzare la lotta dei cittadini anziani per adattarsi alla tecnologia.
Su e giù – Up And Down
Regia: Chiara Mancina
Italia, 2’40’’
I.I.S G.Cena, Ivrea
SINOSSI: In un paesino vive un’adolescente che sta vivendo male la sua vita ormai diventata una routine. Cerca conforto in alcuni medicinali trovati in casa, che con il tempo faranno peggiorare gravemente il suo stato mentale rendendo le sue giornate ancora più pesanti e monotone. Non rendendosene conto, la ragazza rincara la dose ogni giorno di più fino a quando perde il controllo della situazione, non si ricorda più di quanto la vita possa essere bella anche solo ricordandosi i colori che riempiono i nostri ricordi più belli.
PROFILO: Chiara Mancina, studentessa al quarto anno all’istituto tecnico i.i.s G.Cena di Ivrea, indirizzo Servizi Culturali e dello Spettacolo.