Nell’ambito dell’animazione d’artista internazionale l’opera di Leonardo Carrano rappresenta un caso di studio emblematico di riflessione sulle pratiche contemporanee d’animazione astratta e di convergenza tra tecniche artigianali e computerizzate. Nel percorso artistico dell’autore, la dialettica tra tradizione e innovazione viene interpretata attraverso un’estetica della contaminazione in cui le teorie e le pratiche delle avanguardie artistiche convivono con i linguaggi delle tecnologie informatiche.
Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Roma, Carrano inizia l’attività di pittore e grafico seguendo le orme dei suoi maestri: il pittore Gianpaolo Berto, lo scrittore e intellettuale Aldo Braibanti e l’artista Nato Frascà. I primi anni ’90 segnano il definitivo passaggio al cinema d’animazione sperimentale. In questo decennio Carrano realizza una decina di film astratti molto brevi e completa Pentesilea (1996) opera ispirata al testo omonimo di Kleist e dedicata all’attivista italiana Silvia Baraldini. I principi dell’astrazione, la stretta relazione con la componente musicale, il ricorso a riferimenti iconografici e concettuali della cultura esoterica e la sperimentazione di tecniche d’animazione inusuali sono i caratteri prevalenti di questi primi lavori che segneranno in maniera imprescindibile anche il suo percorso futuro.
Il cerchio e la soglia (1999) e Noiselevel (2002) sono i film che segnalano più apertamente una nuova linea di ricerca, primariamente tecnologica. In questi due lavori Carrano ricorre, infatti, a un animazione computerizzata realizzata con un scanner 3D.
Il raffronto con il passato torna invece in Aeterna (2012): il suo progetto più ambizioso che nasce da un lungo confronto con la messa da Requiem in re minore K 626 di Mozart. Per ciascuno dei 14 movimenti musicali, Carrano realizza delle video-animazioni, ognuna con una tecnica differente e con la collaborazione di un animatore o videoartista diverso. È un’opera decisiva nella definizione del suo percorso artistico in cui le prerogative tematiche e stilistiche trovano un’armonica proporzione e una maturità complessiva.
In anni recenti l’autore realizza Jazz for a massacre (2014), diretto insieme a Giuseppe Spina, un film realizzato con pittura, incisione e acidatura di pellicola 35mm. In quest’opera il segno grafico si relaziona alle improvvisazioni di musica jazz contemporanea di Marco Colonna. Sempre con la co-regia di Giuseppe Spina realizza Macula (2017) con la colonna sonora di Ennio Morricone e la voce di Antonio Rezza. È del 2018 Medea realizzato insieme a Alain Parroni. In questi due ultimi film Carrano impiega una nuova tecnica d’animazione, sperimentando la pratica dell’encausto diretto su pellicola.
Le opere di Carrano hanno ricevuto importanti passaggi televisivi – Rai (Blob Cartoon e Fuoriorario) e Mediaset (L’Angelo di cui curava le scenografie virtuali in animazione) – e sono state esposte e proiettate in importanti festival cinematografici e d’arte in Italia (Mostra del Cinema di Venezia, Festival del Film di Roma, Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, Invideo a Milano, Napoli, Palermo) e all’estero (Festival di Locarno, Festival International du Film d’Animation d’Annecy, Zagabria, Montreal, Parigi, Casablanca, Shangai, Pechino). Nelle sue realizzazioni Carrano si è valso della collaborazione di compositori noti ed apprezzati come Sylvano Bussotti, Giorgio Battistelli, Ennio ed Andrea Morricone, Marco Colonna, Massimo Carrano.