Il Videoconcorso “Francesco Pasinetti” al Ca’ Foscari Short Film Festival
Il Festival Francesco Pasinetti, arrivato alla sua 19.ma edizione, è ormai diventato un punto d’incontro tra giovanissimi, amatori e professionisti del settore cinematografico ed ha come obiettivo, inoltre, promuovere produzioni cinematografiche, anche indipendenti e sperimentali, a Venezia.
I temi del Festival Pasinetti, diretto da Michela Nardin e Daniela Manzolli, intendono porre particolare attenzione ai cortometraggi che trattano temi sociali, culturali e ambientali e al genere documentario, soprattutto legato alla città di Venezia e alla partecipazione di diverse istituzioni culturali cittadine.
Il Pasinetti quest’anno si compone di un folto gruppo curatoriale formato dalle due direttrici, Andrea Martini co-fondatore del festival, Anna Ponti, presidente del VideoConcorso, e un gruppo di insegnanti impegnati in ambito artistico o cinematografico ovvero: Katia Baraldi, Matteo Vacca, Alessia Zampieri e Enkelejd Doja, ai quali si aggiunge un gruppo selezione e uno giuria sempre più folto e professionale, presieduto dal noto critico cinematografico Carlo Montanaro.
Nel Festival F. Pasinetti, il ruolo importante lo svolgono le scuole, il Liceo Artistico Michelangelo Guggenheim per la sua storia fittamente intrecciata con il premio che proprio in questo luogo ha compiuto i primi passi e il recente gemellaggio con Liceo Artistico Giovanni Valle di Padova.
Per questo motivo saranno presentati qui, al Ca Foscari Short Film Festival, due corti di entrambe le scuole realizzati dai ragazzi con l’aiuto di professionisti.
Il Concorso continua ad occuparsi della città, raccontandone la vita e la tradizione, rimanendo attento al presente e alle prospettive per il futuro. Le giornate del festival si svolgeranno anche per questa edizione in diversi luoghi della città: la Casa del Cinema, le corti dell’Hotel Aquarius, Il Fondaco dei Tedeschi, la Mostra del Cinema nello spazio Regione Veneto, il Liceo Guggenheim ai Carmini e, da quest’anno, Cibiana di Cadore, luogo ricco di storia e di suggestioni, che ospiterà una serata del Pasinetti sul cinema di montagna. Alla presentazione il 5 maggio sarà presente il sindaco di Cibiana Mattia Gosetti. “Sono pietre o sono nuvole?”: questa citazione di Dino Buzzati è il titolo della sezione. Il tema sono il paesaggio, le architetture e le storie dei Monti Pallidi, le Dolomiti. Per Il Ca’ Foscari Short Film Festival per inaugurare la nuova sezione saranno presentati due video delle artiste Stefania Mazzola e Marta Allegri, che hanno lavorato alle residenze di Dolomiti Contemporanee, laboratorio d’Arti visive in ambiente.
I cittadini sono i primi testimoni dei cambiamenti della propria città. Un video del comitato “Vivi@mo Marghera” mostra la situazione di un’area importantissima di imminente trasformazione destinata a segnare il futuro di Venezia. Venezia dunque è il tema di una sezione del premio e di un premio speciale della Associazione “Tutta la Città insieme!”, ma riassume un tema di fondo di tutte le sezioni: il diritto di vivere in realtà accoglienti, in cui il dialogo è prezioso strumento di conoscenza, in cui la diversità è ricchezza, in cui la convivenza cordiale è alla base dei rapporti tra le persone.
Giovanni Andrea Martini
PROGRAMMA DELLE OPERE PROPOSTE:
I.I.S. G.Valle Padova, Sinopia, 23’
Il cortometraggio, ambientato nel quartiere Arcella di Padova, rientra nel progetto didattico “Sguardi di periferia”, svoltosi nell’a.s. 2020/2021.
Team docenti del progetto: Sabrina Arteconi, Michele Banzato, Alessandro Gaudio, Daniela Manzolli, Gabriele Toso, Matteo Vacca, con la partecipazione di diversi esperti esterni.
In “Sinopia” s’intrecciano le vicende di alcuni abitanti dell’Arcella durante il lockdown: l’adolescente Marco, segretamente innamorato della compagna di classe Anna ma impossibilitato a incontrarla per via dell’alternanza scolastica obbligata; il guardiano dei due parchi della zona, che nel suo lavoro si muove in luoghi tristemente deserti; l’anziana Maria, che legge sola su una panchina e socializza con Joel, adolescente di origine ivoriana nato e cresciuto nel quartiere. Vite diverse, tutte minate dalla precarietà della pandemia e legate da una bicicletta rubata che va e viene tra strade e murales, lezioni online e in presenza, notti insonni e incomprensioni, dove solo l’umanità e l’arte possono vincere pregiudizi e paure.
Cast tecnico: Cortometraggio scritto da un gruppo di studenti del progetto “Sguardi di periferia”, regia Michele Banzato, fotografia Simone Falso, post-produzione Alessandro Gaudio, coordinatrice di produzione Sabrina Arteconi, fonico di presa diretta Enrico Lenarduzzi, visual effects Samuele Bassan
Cast artistico: Riccardo Ongaro (Marco), Teresa Facchin (Anna), Joel Ivann Massaro (Joel), Riccardo Schiavo (Jamal), Alessandro Bonato (Paolo) e gli attori Angelo Zampieri (Guardiano), Tiziana Grillo (Maria), Marica Rampazzo (Professoressa)
LAS M. Guggenheim di Venezia, Atmosfere Sonore, 3’17”
Atmosfere Sonore è stato realizzato dagli studenti delle classi 4ªL e 5ªL – Indirizzo Audiovisivo e Multimedia del Liceo Artistico Statale M. Guggenheim di Venezia, durante l’a.s. 2020/21. Il progetto prevedeva un ciclo strutturato di lezioni teoriche e in laboratorio, dedicato ad un elemento fondamentale dell’opera cinematografica: IL SUONO. Gli allievi, attraverso incontri formativi con esperti, hanno sviluppato delle competenze sulla creazione della traccia sonora in un prodotto audiovisivo. Il tema dei video è “La Felicità”.
Stefania Mazzola, Campo da gioco, 2017, 3’, in collaborazione con Dolomiti Contemporanee e Interno3
L’alba illumina talvolta, prima ancora di levarsi con un palpito rosa, gli oscuri giardini del mondo (Anna Maria Ortese).
Marta Allegri Paolo Dal Pont, Vedere Oltre, 2019, Alloggi delle religiose, Colonia ex Villaggio ENI Corte di Cadore, 1’57”.
Pezzi di scarto di una rete paramassi formano l’intelaiatura che sostiene frammenti di vetri rotti raccolti attorno all’ex Colonia di Borca di Cadore. Alcune lenti, inserite nella trama, invitano i visitatori della colonia ad avvicinarsi ed allontanarsi dalla vetrata per trovare il giusto punto di messa a fuoco tra il bosco e la montagna. La relazione tra gli elementi, dell’architettura, della natura, e del progetto sociale della colonia, mirano ad amplificare l’azione del Vedere.