Sebbene si tratti in fondo di un sofisticato strumento di marketing per la promozione di autori e
interpreti musicali, il videoclip è anche una forma espressiva che ha ereditato tecniche, formule
e linguaggi propri del cinema, nel quale ha trovato e trova, in particolar modo nella forma
affine del cortometraggio, un motivo fondamentale di reinvenzione non soltanto stilistica. In
collaborazione con il Centro Culturale Candiani di Mestre, il Ca’ Foscari Short Film Festival
presenta un programma speciale sul lato cinematografico del videoclip, nel quale propone una
selezione di esempi paradigmatici d’ibridazione cine/videomusicale, con particolare attenzione
a temi, autorialità ed elementi tecnici comuni alle due forme.
Nella prima parte, Videometraggi, verranno presentati i videoclip Animal instinct di Oliver
Dahan per i Cranberries e Wake me up when september ends di Samuel Bayer per i Green Day,
dimostrazioni di come videoclip e recitazione non siano affatto due termini antitetici. Seguirà
Try, try, try di Jonas Åkerlund per gli Smashing Pumpkins, che racconta la logorante lotta con
la vita di due tossicodipendenti opposta alla quotidianità grottesca, ma altrettanto tragica,
che li avrebbe attesi nel caso di scelte differenti e Song to say goodbye di Philippe André per
i Placebo, storia che riecheggia Truffaut, ambigua fino alla verità, di un rapporto padre/figlio
carico di silenzi, solitudine e (forse) malattia. A chiudere la prima parte L’Âme-stram-gram
di Ching Siu-tung per Mylène Farmer, una vicenda spettacolare e romantica per una mimesi
sconvolgente tra videoclip e cortometraggio, creata da uno dei più grandi maestri del cinema.
La seconda parte, Anim{a}zione al Candiani, sarà dedicata ai videoclip musicali di animazione,
con i contributi Rotten Flowers di Virgilio Villoresi e Luca Barutta per Paolo Saporiti, esempio di
come la pellicola cinematografica può riuscire a scaldare la fredda patina nostalgica che ricopre
la nostra infanzia, Una giornata perfetta di Virgilio Villoresi per Vinicio Capossela, in cui il
virtuosistico tip tap di Gene Kelly da musical hollywoodiano viene sostituito dalla spensieratezza
di Vinicio Capossela che canta, con l’ombrello ma senza pioggia, il suo personale Good Morning,
Good Morning To You. In Reconocer di Theo Putzu per i Vinodelfin, lo strumento foto/video/
cinematografico rappresenta l’unica possibilità di far rivivere, anche se in un inseguimento
affannato, le tappe più rilevanti della nostra memoria, ma con il rischio sempre in agguato
di una cosciente falsificazione, mentre Opus 23 di Marco Morandi per Dustin O’Halloran, è
un’animazione poetica accompagnata, quasi in un ribaltamento di ruoli, da una colonna sonora in
perfetta sintonia con i suoi ritmi dilatati.