Una delle grandi novità di questa settima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival è stata l’istituzione del primo Music Video International Competition, edizione pilota di un concorso riservato a video musicali realizzati da studenti di scuole di cinema e studenti di università di tutto il mondo. L’obbiettivo è quello di rendere omaggio ai giovani registi che dedicano alla musica la propria arte. Giovanni Bedeschi, curatore del concorso, ha nominato una giuria di professionisti che hanno selezionato i sei video finalisti. Il vincitore è stato annunciato durante il programma dedicato al concorso ed è risultata essere Jacinthe Folon, autrice belga del video Melancholy – Ta tristesse che mostra in maniera originale come sentimenti, parole ed un elemento come l’acqua, possano narrare anche la trama più complessa e le emozioni più forti. La vincitrice sarà premiata con una presentazione speciale della propria opera e un’intervista a cura del media partner del festival Good Short Film. La motivazione con la quale è stato premiato è la seguente:
“Un videoclip diverso dai precedenti in quanto di animazione. Molto raffinato sia per la storia raccontata sia per I disegni, che ben si sposa con la delicatezza del pezzo in generale. In un’ottica di un videoclip che deve essere funzionale alla musica che deve rappresentare è una buona scelta quella di voler fare un videoclip di animazione.”
Tra i video finalisti sono stati presentati anche quello di Lisa Zielke dalla Germania, con Guaia Guaia (Clean up) nel quale una famiglia bianca e conservatrice viene cacciata dalla propria abitazione da alcuni mostri e si rifugia presso una famiglia di colore. Dapprima opposte, si uniranno per combattere i mostri. Voice I am di Ella Sadeql, cineasta testimone della guerra in Iran che si oppone alle discriminazioni di genere e alle leggi a sfavore di donne e bambini nei paesi mediorientali. Il suo intento è quello di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza delle persone riguardo queste tematiche. Olympia, delle italiane Chiara Missaggia e Valentina Zanrosso (che formano il duo Ampersand), è invece metafora di una sfida personale rappresentata da una gara di scherma, con regole precise, oltre che decise. I movimenti eleganti coincidono con i pensieri rendendo chiaro il messaggio per il quale sia necessario un equilibrio tra razionalità e irrazionalità. Crossing the Bridge del tedesco Anatol Schuster è una canzone d’amore, un sentimento visto come un sogno irraggiungibile. Il video rispecchia tale sentimento raccontando di una ragazza che annega in un lago, mentre il suo addio al mondo si intreccia con delle sequenze di una danzatrice. Infine Reanimation (Dürerstuben) di Marcus Hanisch vede protagonista un simpatico robot danzatore che riporta in vita dei giovani direttamente dalle discoteche degli anni settanta, completi di glitter e luci strobo.