Notizie dal Festival


Comunicato inaugurale della seconda edizione


ACCADRÀ A VENEZIA

Dal 28 al 31 marzo la seconda edizione del
CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL

IT HAPPENS IN VENICE

From the 28th to the 31st of March
the second edition of

CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL

Dal dal 28 al 31 marzo la seconda edizione del
CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL

IL PRIMO FESTIVAL IN EUROPA, CONCEPITO, ORGANIZZATO E GESTITO DIRETTAMENTE DA UNA UNIVERSITÀ, LA CA’ FOSCARI DI VENEZIA

NELLA SERENISSIMA DEL TERZO MILLENNIO, SI SVOLGERÀ UNA SORTA DI ‘CAMPIONATO MONDIALE’ DEL CINEMA STUDENTESCO, UNA RADIOGRAFIA DELL’IMMAGINARIO A VENIRE, UN CONFRONTO DIRETTO CON LA GENERAZIONE 2.0, PER  CAPIRE COME STA CAMBIANDO IL CINEMA E  QUANTO ALCUNE  SCUOLE DI CINEMA NON HANNO SAPUTO CAPIRE GENTE COME SPIELBERG O TARANTINO

UN CONCORSO INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI REALIZZATI DA STUDENTI DI CINEMA E DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE O DA STUDENTI UNIVERSITARI CHE FREQUENTINO CORSI DI CINEMA PROVENIENTI DA IMPORTANTI SCUOLE DI CINEMA COME LA FRANCESE LE FRESNOY, L’INDIANA SATYAJIT RAY FILM INSTITUTE E LA TEDESCA HOCHSCHULE FUR FERNSEHEN UND FILM MUNCHEN…

INOLTRE:  RETROSPETTIVE, OMAGGI, SCOPERTE E WORKSHOP APERTI A TUTTI GLI STUDENTI; TSUKAMOTO SHIN’YA FIRMA IL MANIFESTO; IN SCENA CI SARANNO ANCHE  LA CREATIVITÀ DEI VIDEO MAKER DELLA FABRICA “BENETTONIANA”,  BIG ROCK, LA SCUOLA DI COMPUTER GRAFICA TUTTA ITALIANA CHE VANTA COLLABORAZIONI CON COLOSSI QUALI DREAMWORKS E PIXAR E UNA SCUOLA DI CINEMA SPECIALE, L’ECHO PARK FILM CENTER DI LOS ANGELES

E CON VIRAL COMPETITION SI REALIZZERA’ UN VERO E PROPRIO CORTO “COMUNITARIO”

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Cocco from the film KOTOKO ©2011 KAIJYU THEATER/SHINYA TSUKAMOTO

Dopo il successo riscosso dalla prima edizione, torna il Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo in Europa concepito, organizzato e gestito direttamente da un’università. La seconda edizione si svolgerà dal 28 al 31 marzo 2012, nella bella cornice del teatro Auditorium Santa Margherita di Venezia.

La peculiarità e al tempo stesso il punto di forza del festival sono di essere proiettato verso il futuro e, quindi, verso gli studenti; saranno loro i protagonisti di questa grande festa dall’una e dall’altra parte dello schermo. I cortometraggi selezionati provengono, infatti, dalle scuole di cinema – ma anche dai corsi di scienze delle comunicazioni e dell’audiovisivo – di tutto il mondo e rappresentano gli ultimi lavori e i saggi di diploma più recenti di una agguerrita generazione di cineasti che sarà giudicata da una giuria internazionale. Una sorta di ‘campionato mondiale del cinema studentesco’, una vera e propria radiografia dell’immaginario a venire.

Il Festival si svolgerà all’interno delle collaudate attività internazionali di Ca’ Foscari Cinema (http://cafoscaricinema.unive.it), organizzate dal 2011 proprio dall’Università di Venezia.

Alla guida del Ca’ Foscari Short Film Festival, il critico Roberto Silvestri, coadiuvato da una squadra veneziana e internazionale di docenti universitari, di professionisti del cinema e della cultura, incastonati all’interno dell’esperienza di Ca’ Foscari Cinema, coordinata invece da Roberta Novielli, delegata dal rettore Carlo Carraro alle attività cinematografiche dell’università veneziana.

Dopo aver appositamente creato la sigla introduttiva di Ca’ Foscari Cinema, il cineasta giapponese Tsukamoto Shin’ya ha rinnovato la sua preziosa collaborazione donando al festival una bellissima immagine tratta dal suo ultimo film, Kotoko, vincitore della sezione Orizzonti all’ultimo festival di Venezia, divenuta immediatamente la locandina di questa seconda edizione.

Il Ca’ Foscari Short Film Festival vede quest’anno affiancarsi al concorso internazionale, un altrettanto ricco programma speciale comprendente focus, omaggi, retrospettive, scoperte e workshop aperti a tutti gli studenti.

Centro nevralgico del festival è il concorso internazionale, cui partecipano prestigiose scuole di cinema tra cui la francese Le Fresnoy, l’indiana Satyajit Ray Film Institute e la tedesca Hochschule Fur Fernsehen Und Film Munchen. Il concorso internazionale permette così di operare una vera e propria radiografia dell’immaginario a venire, puntando la sua lente d’ingrandimento su pulsioni e problematiche della nuova generazione di cineasti. Se lo scorso anno grande risalto avevano avuto le sofferte testimonianze “dal fronte” della Primavera araba, in questa seconda edizione rivestono un ruolo predominante tematiche esistenziali tipiche della contemporaneità. Alienazione metropolitana e incomunicabilità sono al centro di corti come il minimalista Ordinary Compulsions del francese Vincent Ciciliato, nel quale il ripetersi ossessivo di gesti elementari diventa lo specchio di anime ferite. Al tempo stesso non viene però trascurato il vasto spettro delle problematiche sociali come le conseguenze derivate dal terremoto che distrusse L’Aquila nel 2009 nel delicato e sentito ritratto che ne fa Anna Marziano nel suo Sulla mutevolezza di tutte le cose: aspetti apparentemente lontani ma sentiti con sempre più urgenza dai giovani registi selezionati. Una sintesi di queste due tendenze è rappresentata dall’opera presentata dal rumeno Anca Miruna Lazarescu, Silent River. Il corto è ambientato nella Romania di Ceausescu, un paese oppresso dal quale due uomini cercano di fuggire con il loro carico di paure e affetti. Non mancano neppure i toni lievi affidati soprattutto a ingegnosi e divertenti corti d’animazione come il tedesco Jelly Jeff, né le sfide tecniche (il francese The day when Rainer’s son drowned) o gli echi autoriali di genere (l’indiano Falling Awake). Un variegato programma percorso da fili conduttori in grado di offrire molti spunti interessanti, e una attenta analisi dello stato del cinema mondiale dal punto di vista delle nuove generazioni.

BigRock - Life (Italia, 2012, 30")

Non meno importanti sono gli ampi spazi dedicati al corollario degli eventi collaterali, incentrati sul massimo coinvolgimento degli studenti – come ben dimostrano i due workshop previsti – e alla diffusione di realtà poco conosciute. E’ in questa direzione che va la presentazione di BigRock, scuola di computer grafica tutta italiana con sede nel trevigiano, vera e propria fucina di talenti in grado di vantare collaborazioni con colossi quali Dreamworks e Pixar. Il programma prevede la proiezione del cortometraggio animato Life e uno speciale sulla sua realizzazione. Lo short ha, infatti, visto la partecipazione di circa 40 studenti, 5 insegnanti ed è stato supervisionato da Alex Ongaro, figura di primo piano della Dreamworks Animation, con il quale il pubblico avrà una preziosa occasione di confronto grazie ad un collegamento telematico durante il festival. Il baskstage del progetto pone particolare attenzione sul lavoro di gruppo e la pipeline di lavorazione, alternando momenti di quotidianità a BigRock a problemi pratici da affrontare per la realizzazione del corto. Si ripercorreranno così tutte le fasi salienti che hanno portato al compimento di un progetto così complesso, partendo dal foglio bianco, fino ad arrivare alla completa realizzazione dei modelli, delle animazioni e delle luci di scena.

Il focus di quest’anno è dedicato a una scuola di cinema molto particolare, l’Echo Park Film Center di Los Angeles, cooperativa di cineasti e appassionati nata nel 2002 per promuovere in modo dinamico e creativo la comunicazione audiovisiva e renderla accessibile a tutti, donne e uomini, ricchi e poverissimi, bianchi e neri e gialli e ispanici, giovani e anziani… Il centro ha un’eccellente biblioteca specializzata, di una sala di 60 posti per la proiezione di classici del cinema, film sperimentali e di ricerca, di attrezzature leggere per la produzione e il montaggio di film e video a basso costo. Caratteristica di questa ‘scuola volante’, oltre alla semigratuità dei corsi e  alla cura di Youth Film and Human Rights Film Festival, è il FilmMobile, un pullman ecocompatibile attrezzato di tutto punto che porta il cinema (da fare e da vedere) in giro per gli Stati Uniti, addestrando alla comunicazione audiovisiva gli strati più emarginati e ‘clandestini’ della società.  Paolo Davanzo, il filmmaker di origini veneziane che ne è il fondatore e l’animatore (con  Ken Fountain e Joe Hilsenrad,  cui poi s’è aggiunta Lisa Marr), reduce da un corso di cinema con alcuni immigrati asiatici in Olanda, racconterà al pubblico del Ca’ Foscari Short Film Festival la sua doppia esperienza euro-americana, proiettando alcune delle opere realizzate in questi anni dal centro.

Per il secondo anno consecutivo il Ca’ Foscari Short Film Festival celebrerà la figura del veneziano Pasinetti, di cui il 1 giugno 2011 è stato ricordato il centenario dalla nascita. Francesco Pasinetti è conosciuto soprattutto in qualità di storico e critico del cinema, ma non è da dimenticare l’impronta sperimentale che ha lasciato con la sua attività da regista. Oltre al voler essere un tributo alla città che ospita l’università e il festival stesso, l’evento sarà anche una testimonianza del gusto per la sperimentazione dell’autore, il quale in ognuno dei tre cortometraggi che saranno proiettati impiega un modo differente di accostare la sostanza del cortometraggio: Sulle orme di Giacomo Leopardi (1941), Nasce una famiglia (1943) e Piave Boite Vajont (1947), nascono da urgenze molto diverse tra loro; un’eterogeneità che si riflette nella scelta della messa in scena e che esalta il multiforme ingegno del regista veneziano. A presentarli ci sarà un grandissimo esperto di Pasinetti, organizzatore storico delle Giornate del cinema muto e presidente dell’AIRSC (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema), il prof. Carlo Montanaro.

Il primo dei due workshop che si terrà (prima) durante (e dopo) il festival è coordinato da Valentina Re e consiste in un ambizioso progetto che mira a coinvolgere e far partecipare studenti, registi e spettatori, sfruttando in particolar modo le potenzialità del Web. Viral Competition è un modo nuovo di pensare all’attività filmica come gesto collettivo, come piattaforma di lancio per nuovi talenti messi nelle condizioni di poter comunicare attivamente tra di loro. La prima fase prevede la scelta di alcuni temi generali da parte del coordinamento del festival, in base ai quali i registi selezionati per il concorso internazionale dovranno produrre delle video-tracce con la tecnologia che essi prediligono alle sole condizioni che non siano presenti dialoghi e che siano aperti a successivi sviluppi e collegamenti con altri video. Le tracce saranno proiettate, discusse e votate durante il festival decretando così quale sarà la traccia vincitrice e, di conseguenza, il tema prescelto. Gli studenti che parteciperanno al workshop saranno responsabili dell’organizzazione e della gestione di questa fase, così come del lancio del video vincitore attraverso i canali di Ca’ Foscari e delle stesse scuole di cinema, allo scopo di stimolare giovani registi a proseguire la traccia con un andamento assolutamente non lineare ma intrinsecamente coerente. Aggiungendo un tassello alla volta, sarà così possibile arrivare alla realizzazione di un vero e proprio corto “comunitario”. Una giuria online deciderà i vincitori che saranno poi proiettati durante la terza edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival. Il progetto nasce con l’auspicio di svolgere il ruolo di una sorta di talent scouting per le giovani energie creative, di mappare le nuove tecnologie e, non ultimo, di riflettere sulla pratica della condivisione virale (come nei social network).

Il workshop dedicato alla realizzazione del cortometraggio Oltre il muro ha visto la collaborazione di studenti volontari di Ca’ Foscari con i ragazzi dell’Istituto penale minorile di Treviso presso l’istituto stesso e sotto la coordinazione del prof. Roberto Franzin, insegnante d’italiano e storia all’interno di questa realtà. Il progetto vuole replicare il successo del primo corto realizzato dai ragazzi dell’istituto, Inediti legami, presentato (anche) nella prima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival e vincitore di numerosi premi. Il prof. Franzin, nello spazio dedicato alle didattiche speciali dell’istituto, ha ideato questo esperimento volto al recupero dell’autostima dei ragazzi al fine di dar loro le motivazioni necessarie per un sano reinserimento nella società. Ha così raccolto le testimonianze dirette di questi giovani riguardo le loro aspettative future, facendone il soggetto del cortometraggio, co-diretto insieme a Nicola Mattarollo di Filmedia. Il risultato, che sarà mostrato durante il festival, è il toccante Oltre il muro, realizzato con la partecipazione attiva degli studenti aderenti al workshop. La proiezione del backstage, curato da questi ultimi, sarà la testimonianza più sincera dell’importante esperienza umana vissuta da entrambe le parti.

From the 28th to the 31st of March 

CA’ FOSCARI’S SHORT FILM FESTIVAL

THE FIRST FESTIVAL IN EUROPE WHICH IS TOTALLY CONCEIVED, ORGANIZED AND MANAGED BY A UNIVERSITY: CA’FOSCARI UNIVERSITY OF VENICE.

IN THE MODERN SERENISSIMA A SORT OF “WORLD CHAMPIONSHIP” REGARDING STUDENTS’ CINEMA

WILL TAKE PLACE.  IT WILL BE A PICTURE OF THE ONCOMING FUTURE, A DIRECT OPPORTUNITY TO FACE THE SO CALLED “2.0 GENERATION” IN ORDER TO UNDERSTAND HOW CINEMA IS CHANGING AND HOW SOME SCHOOLS OF CINEMA WEREN’T ABLE TO UNDERSTAND INFAMOUS DIRECTORS AS SPIELBERG AND TARANTINO.

THE FESTIVAL IS ORGANIZED AS AN INTERNATIONAL COMPETITION ON SHORT FILMS MADE BY STUDENTS ATTENDING CINEMA  AND COMMUNICATION SCIENCE FACULTIES AND ALSO UNIVERSITY STUDENTS ATTENDING COURSES ON CINEMA WHO ARE COMING FROM PRESTIGIOUS UNIVERSITIES AS LE FRESNOY IN FRANCE, THE SATYAJIT RAY FILM INSTITUTE IN INDIA AND THE HOCHSCHULE FUR FERNSEHEN UND FILM MUNCHEN IN GERMANY.

MOREOVER, THERE WILL BE RETROSPECTIVES, DISCOVERIES AND WORKSHOPS OPEN TO ALL THE STUDENTS. TSUKAMOTO SHIN’YA HAS SIGNED THE MANIFESTO. IT WILL BE STARRED ON STAGE ALSO THE CREATIVITY OF BENETTON’S FABRICA VIDEO MAKERS, THE ITALIAN SCHOOL OF COMPUTER GRAPHICS WHICH COLLABORATED WITH CINEMA’S GIANTS AS PIXAR AND DREAMWORKS BIG ROCK, AND A SPECIAL SCHOOL OF CINEMA: THE ECHO PARK FILM CENTRE IN LOS ANGELES.

DURING THE “VIRAL COMPETITION”, IT WILL BE REALIZED AN OUT-AND-OUT COMMUNITY SHORT FILM.

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Cocco from the film KOTOKO ©2011 KAIJYU THEATER/SHINYA TSUKAMOTO

After the success of the first edition, it’s coming back the Ca’ Foscari Short Film Festival, which is the first in Europe totally conceived, organized and managed by a university. The second edition will take place from the 28th to the 31st March 2012 in the beautiful setting of the theatre Auditorium Santa Margherita in Venice.

The peculiarity and at the same time the strong point of the festival is that it is forward-looking and for this reason is turned towards the students, who will be the protagonists of this event watching and performing the stage. In fact, the short films selected are coming from cinema’s schools ―but also from communication and audiovisual science faculties― from all over the world, and represent the last works and diploma’s essays made by a fierce generation of film-makers that will be judged by an international panel. It will be a sort of “world championship of the student cinema”, a picture of the oncoming future thought.

The Festival is one of the projects of the international activities of Ca’ Foscari Cinema (http://cafoscaricinema.unive.it), organized since 2011 by Ca’ Foscari University of Venice.

The critic Roberto Silvestri is at the helm of the Ca’ Foscari Short Film Festival, assisted by a team of venician and international university professors and by experts on cinema and culture. The coordinator for the cinematic activities will be Roberta Novielli, delegated by the rector Carlo Carraro.

After having created the signature tune of Ca’ Foscari Cinema, the Japanese film-maker Tsukamoto Shin’ya has renewed his invaluable collaboration donating to the festival a beautiful image which has become the poster of this second edition of the festival. The picture was taken by his last film Kotoko, which was the winner of the section Horizons at the last festival of Venice.

Besides the international competition, the Ca’ Foscari Short Film Festival presents a special program including focus, retrospectives and workshops open to all the students.

The nerve centre of the festival is the international competition, to which will take part prestigious universities as Le Fresnoy in France, the Satyajit Ray Film Institute in India and the Hochschule Fur Fernsehen Und Film Munchen in Germany. That’s how the international competition can give a picture of the oncoming future thought: by observing instincts and problems of a new generation of film-makers.

Differently from the first edition, where had great importance the anguished deposition “from front” of the Arabian Spring, in the second one have a predominant role the existential topics which are typical of the contemporaneity. Metropolitan alienation and incommunicableness are at the centre of short films as the minimalist Ordinary Compulsions of the French Vincent Ciciliato, in which the obsessive repetition of simple actions becomes a mirror of wounded souls.

Nevertheless, it’s not neglected the field of the social problems which could be far but still be felt by the selected directors, as the consequences that came after Aquila’s earthquake of 2009, reported by Anna Marziano in her Sulla mutevolezza di tutte le cose (On the mutability of things).

A synthesis of these two tendencies is represented in the work presented by the Rumanian Anca Miruna Lazarescu, Silent River. This short film is set in Ceausescu, an oppressed village in Romania from where two men try to escape with their baggage of fears and affections.

It’s not missing neither the lightness, which is most of all left in the care of funny and clever animated short films as the German Jelly Jeff, nor the technical challenges (the French The day when Rainer’s son drowned) or the authors’ echoes (the Indian Falling Awake).

It is a variegated program where run central threads which raise clever ideas, and also a careful analysis of the condition of cinema in the world from the point of view of the new generations.

BigRock – Life (Italia, 2012, 30″)

The collateral events haven’t less importance, and are focused on the maximum involvement possible of the students ―as well demonstrated by the two workshops expected― and on the spread of unknown realities. This is the direction chosen by BigRock, Italian school of computer graphics which has its base in Treviso and is a factory of talents who can boast about their collaboration with cinema’s giants as Dreamworks and Pixar. The program forecasts the screening of the animated short film Life and a special about its realization. This short film was, in fact, created by 40 students, 5 teachers and was supervised by Alex Ongaro, who is an important figure in Dreamworks Animation, and with who the public will have a precious occasion to talk to, thanks to a telematic link during the festival. The backstage of this project is focused on the teamwork done and on quotidian and problematic moments spent during the preparation of the short film.  In this way, the public will be able to hear all the salient phrases which led to the accomplishment of such a complex project, starting from the clean paper in order to arrive to the complete realization of the models, the animations and the stage lights.

The focus of this year is dedicated to a very special school of cinema, the Echo Park Film Center in Los Angeles, which is a cooperative of film-makers born in 2002 in order to promote the audio-visual communication and to make it accessible to everyone, men and women, rich and poor, young and elderly people from all the cultures and countries. The Center has an excellent and specialized library with a movie theatre of 60 seats for the screening of classical of cinema, experimental and research films, and for the holding of lightweight equipment destined to the production and the editing of low-cost films and videos. The main feature of this “flying school”, apart from the almost-free courses and of the attention given to the Youth Film and to the Human Rights Film Festival, is the FilmMobile, an environmentally friendly and well equipped coach which takes the cinema around the Unites States (to see and to direct it), teaching the audio-visual communication to the outcast and “illegal” group of society. Paolo Davanzo, the Venetian film-maker which is the fonder and the promoter of the Center (with Ken Fountain and Joe Hilsenrad, and the added Lisa Marr), back from a cinema course with some Asiatic immigrants in Holland, is going to talk about his double experience in Europe and in America to the audience of the Ca’ Foscari Short Film Festival, screening some of the works directed during these years at the Center.

For the second consecutive year, Ca’ Foscari Short Film Festival is going to celebrate the figure of the Venetian Pasinetti, whom centenary of birth has been commemorated the 1th of June 2011. Francesco Pasinetti is mainly well-known as a cinema historian and critic, but the experimental mark that he left with his directing activity has not to be forgotten. In addiction to the tribute to the city that hosts the university and the same Festival, the event is going to be the account of the taste for the experimentation of the author. In each of the three shot films that are going to be presented, the author uses a different way to draw the essence of the shot film near: Following in Giacomo Leopardi’s footsteps (1941), A Family was born (1943) and Piave Boite Vajont (1947) were born from very different purposes; an heterogeneity that mirrors in the choice of the mise-en-scene and that brings out the multiform cleverness of the Venetian director. They are going to be presented by a notable expert of Pasinetti, the professor Carlo Montanaro, which is the historic organizer of the Giornate del cinema muto and also the chairman of AIRSC (Italian Association for the researches about the history of cinema).

The first of the two workshops that is going to take place (before) during (and after) the festival is coordinated by Valentina Re and it consists in an ambitious project that aims to involve students, directors and members of the audience, mainly taking advantage of the Web potentiality. Viral Competition is a new way of thinking about the film activity as a collective act, as a launch platform for the new talents in the conditions of communicating actively among them. The first stage foresees the choice of some general themes on the part of the Festival committee, on the base of which the selected directors for the international contest are going to direct the video-tracks with the technology that they prefer, with the only conditions that dialogues are not in it and that the video-tracks are open to following developments and links to other videos. The tracks are going to be screened, discussed and voted during the festival, decreeing as a consequence the track that has won and the chosen theme. The students that are going to take part to the workshop are the people in charge of the organization and the management of this stage, as well as the launch of the winning video trough Ca’ Foscari’s channels and the schools of cinema, in order to spur the young directors to carry on the track with a no-linear progress but an inherently coherent one. Adding a piece a time, the realization of an out-and-out and community short film is going to be possible. An online jury is going to decide the winners that will be screened during the third edition of the Ca’ Foscari Short Film Festival. The project was born with the intention of functioning as a sort of talent scouting for the new creative energies, of using the new technologies and not least of reflecting about the practice of the viral sharing (such as the social networks).

The workshop dedicated to the realization of the shot film Beyond the Wall has seen the collaboration of the students that offered volunteers of Ca’ Foscari University and the young men of the Juvenile Penal Institution of Treviso, at the same and under the coordination of the professor Roberto Franzin, an Italian and History teacher into this reality. The project aims to repeat the success of the first short film directed by the students of the Institution, called New Bonds, (also) presented during the first edition of the Ca’ Foscari Short Film Festival and winner of many awards. Professor Franzin, during the hours dedicated to special didactics of the Institution, thought about this experiment that intends recovering the self-esteem of the students with the aim of giving them the necessary motivations for a genuine reintegration into the society. In this way he recollected the direct testimonies of students about their future expectations, basing the short film on these, and co-directing it with Nicola Mattarollo from Filmedia. The result that is going to be screened during the festival is the touching Beyond the Wall, directed with the active participation of the students present at the workshop. The screening of the backstage, edited by the latters, is going to be the most sincere account of the human experience lived by both parts.

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