LE JOUR OÙ LE FILS DE RAÎNER S’EST NOYÉ DI AURÈLIEN VERNHES-LERMUSIAUX E’ IL FILM VINCITORE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL, IL PRIMO FESTIVAL IN EUROPA ORGANIZZATO E DEL TUTTO GESTITO DA UN’UNIVERSITÀ, LA CA’ FOSCARI DI VENEZIA.
LE MENZIONI SPECIALI A CORTI PRODOTTI IN ROMANIA E RUSSIA.
TRA I PREMI PER IL CONCORSO ISTITUTI SUPERIORI DELLA REGIONE VENETO,VINCE L’ANIMAZIONE ITALIA 150°, UN LAVORO CHE PIACEREBBE SICURAMENTE AL NOSTRO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO.
NELLA SERATA FINALE, LE SUGGESTIONI VISIVE E SONORE DEL DUO WASHOUT PROJECT E LA PROIEZIONE DELL’UNICO FRAMMENTO ESISTENTE DI UN INCOMPIUTO DI CHARLIE CHAPLIN, SETTE MINUTI DI THE PROFESSOR (1919), ACCOMPAGNATI DALLA SONORIZZAZIONE DAL VIVO DEIRAGAZZI DI ELETTROFOSCARI, UN “LABORATORIO DELL’IMPROVVISAZIONE”.
LE JOUR OÙ LE FILS DE RAÎNER S’EST NOYÉ DI AURÈLIEN VERNHES-LERMUSIOAUX IS THE WINNER OF THE INTERNATION CONTEST OF THE SECOND EDITION OF THE CA’ FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL, THE FIRST EUROPEAN FESTIVAL ORGANIZED BY AN UNIVERSITY, THE CA’ FOSCARI UNIVERSITY IN VENICE
Le jour où le fils de Raïner s’est noyé– The Day When Raíner Son’s Drowned (Francia, 2011, 15′) di Aurèlien Vernhes-Lermusiaux, prodotto dalla scuola di cinema francese Le Fresnoy è risultato il vincitore del Concorso internazionale alla secondaedizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo festival in Europa interamente organizzato e gestito da un’università, la Ca’ Foscari di Venezia che in questo campionato mondiale del cortometraggiosi propone di mappare le nuove tendenze del cinema a venire e scoprire i nuovi talenti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo. La giuria internazionale composta dalla critica cinematografica Irene Bignardi, il regista italiano Pappi Corsicato e il regista-pittore algerino Rachid Mohamed Benhadj ha premiato il film francese con la seguente motivazione:
Per la tensione e il senso di mistero con cuiracconta un tragico evento – l’annegamento di un ragazzo -, trasformandol’esplorazione delle reazioni e del dolore di una comunità da esercizio distile, in un momento di altissima empatia.
Il cortometraggio vincitore consiste in un virtuosistico piano sequenza di quindici minuti nel quale il regista mostra le reazioni al dolore per la morte di un bambino da parte della comunità di un paesino, mentre questa è in cammino per dare la triste notizia ai genitori, ancora ignari del tutto. Girato in un efficace bianco e nero – e quasi completamente privo di dialoghi – il corto riesce a trasmettere allo spettatore quel senso di rassegnazione e dolore tipico di una tragedia del genere, nel quale i volti degli abitanti vengono lentamente passati in rassegna uno per uno, mute maschere di dolore in cammino, come se si trattasse di una marcia spettrale. Anche la scelta dell’ambientazione, in uno scenario fatiscente e quasi post-atomico, contribuisce non poco a creare il senso di oppressione e angoscia che permea il lavoro. Aurèlien Vernhes-Lermusiaux – che ha ringraziato il pubblico con un commosso video-messaggio – è riuscito perfettamente a condensare in questo lavoro la sua idea di cinema che egli stesso riassume così: “Cerco di far entrare lo spettatore nel mio mondo. Vorrei creare un cinema poetico, contemplativo e sensuale: un cinema fatto di percezioni.”
Gli altri premi della seconda edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival. Per il Concorso istituti superiori della regione Veneto, il vincitore è stato decretato da una giuria presieduta da Carlo Montanaro e composta da studenti di Ca’ Foscari. Il vincitore è risultato essere Italia 150° (Italia, 2011, 1′), un’animazione creata dalla classe IV AIAG di Arti Grafiche da Treviso, coordinata da Rita Mungiardi. Il corto ha vinto con la seguente motivazione:
Per l’originalità dell’idea e la felicità dellasintesi, che si presenta in un’allegoria appropriata di tempi, perfetti per unprodotto di grafica e animazione, trasmettendo con leggerezza un’ideaimportante anche sociale.
Il corto è un piccolo tributo all’Italia, alla fatica con la quale è stata “acrobaticamente” fondata e alla necessità di rimanere uniti: un lavoro che piacerebbe sicuramente al nostro Presidente dellaRepubblica Giorgio Napolitano. Il Concorso sceneggiature brevi, sempre dedicato agli studenti appartenenti agli istituti medi e superiori della regione Veneto, ha visto trionfare Alessandro Padovani con Gli uomini-libro. La motivazione è la seguente:
Per aver saputo cogliere glistimoli della tradizione letteraria e cinematografica, inserendo inun’ambientazione suggestiva il tema del “libro vivente”; per l’efficacia delladrammatizzazione e la sua traducibilità in immagini filmiche.
Il giovane, ritirando il premio, ha affermato di esser già riuscito a trasformare la sua sceneggiatura in un cortometraggio e il Ca’ Foscari Short lo aspetta quindi con il suo lavoro alla prossima edizione del Festival.
E ancora le tre menzioni speciali. La prima è il VideoConcorso Pasinetti, consegnata sempre nell’ambito dei cortometraggi iscritti al Concorso istituti del Veneto, è stata conferita a Nemici (Italia, 2011,9’33”) di Giuseppe Pellegrinotti Mari con questa motivazione:
Efficace dialogo-monologo sui perché della vita esapiente dosaggio di risposte aperte al dubbio. Un “interno giorno”in cui attenta e’ la regia e curata l’interpretazione.
La menzione consiste in una targa e un libro d’arte.
Le altre due menzioni speciali riguardano invece i cortometraggi del Concorso internazionale e vengono assegnate da una giuria composta da studenti di Ca’ Foscari presieduta da Carlo Montanaro. La prima è il Premio Volumina – Cinema come arte, per l’opera che offre il miglior contributo al cinema come arte ed è andato alla regista rumena Anca Miruna Lăzărescu della University for Film and Television Munich (HFF), per il suo Apele tac – Silent River (Germania/Romania, 2011, 29′):
per aver creato un mediometraggio intenso, impegnato e coraggioso; per l’ottima fusione tra estetica, tecnica e drammaturgia, raccontando la complessità dei personaggi attraverso la cura dei dettagli e l’attenzione alla luce. E’ l’acqua, elemento cardine in tutte le arti, a costituire l’essenza di Silent River, riprendendoil suo duplice ruolo di donatrice di vita e cambiamento, ma anche di pericolo e mistero.
Il Premio Raro Video va al film studentesco più libero, eccentrico, illegale e anti accademico ed è stato assegnato a Shtormovoje preduprezhdeniye – Coast Warning (Russia, 2011, 7’45”)della regista kazaka Aleksandra Shadrina proveniente dalla Shkola Animatsionnoi Rezhissury (SHAR) con la motivazione:
Per l’intensità di un dialogo al di là delle parole, la finezza della grafica e la forza delle immagini; per la scelta controcorrente nell’uso del colore e del muto capace di animare una realtà sottile e delicata. Per il coraggio di lanciare un messaggio positivo in un momemto in cui vedere tutto nero sembrerebbe la soluzione più ovvia.
La cronaca della serata. Alla cerimonia di chiusura grandi emozioni e grande intrattenimento sia musicale che cinematografico. Prima però è stato proiettato un video-messaggio del rettore Carlo Carraro, assente per inderogabili impegni di lavoro, il quale ha ribadito quanto sia straordinaria l’impresa di organizzare un festival per un’università pubblica; non a caso il Ca’ Foscari Short è il primo nel suo genere in Europa. Di conseguenza ha valorizzato anche l’incredibile impegno fornito da tutti gli studenti che ne hanno permesso la realizzazione, coordinati dalla delegata del rettore per le attività cinematografiche Maria Roberta Novielli. Si è passati poi alle suggestioni visive e sonore del duo Washout Project con il loro live-set sperimentale “ uno spettacolo multimediale con metodi narrativi, disegno e musica, che si compensano, si intrecciano per creare nuove storie, per raccontare prima che comunicare. Queste nuove storie hanno a che fare anche conil luogo della performance. Questa relazione fra i metodi narrativi è anche un misto fra strumenti digitali e tradizionali.” Interessante nelle parole quanto nei fatti, soprattutto quando un incantato Auditorium Santa Margherita ha visto comparire sul mega schermo una Venezia a tinte pastello nella quale faceva capolino un Nosferatu di antica memoria, accompagnato da suoni ipnotici: un’esperienza davvero suggestiva.
Non le è stata da meno però la proiezione dell’unico frammentoesistente di un incompiuto di Charlie Chaplin, sette minuti di The Professor (1919), accompagnati dalla sonorizzazione dal vivo dei ragazzi di Elettrofoscari, un “laboratorio dell’improvvisazione” come lo chiama il direttore Daniele Goldoni, ieri sul palco lui stesso a suonare insieme ai ragazzi. Quella che ne è venuta fuori è stata un’esperienza davvero unica. Oltre all’incredibile valore della sequenza del corto, dove Chaplin abbandona i panni storici di Charlot per mettere quelli del Professor Bosco con il suo esilarante circo delle pulci, l’improvvisazione dei ragazzi, che hanno musicato il corto “leggendolo come fosse una partitura musicale”, è stata perfettamente calzante, pur discostandosi di molto dalle normali partiture per film muti, potendo arrivare a considerare l’esperimento pienamente riuscito.
Maria Roberta Novielli e il critico Roberto Silvestri,direttore artistico del Festival, hanno poi concluso con i doverosi ringraziamenti lasciando per ultimi proprio loro, gli studenti, tutti invitati a salire sul palco per ricevere, da un Auditorium Santa Margherita pieno in ogni ordine di posti, un applauso che hanno ampiamente meritato.
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Le jour où le fils de Raîner s’est noyé – The day when Raìner Son’s drowned (France, 2011, 15’) by Aurèlien Vernhes-Lermusioaux, produced by the French school of cinema Le Fresnoy is the winner of the International Competition of the second edition of the Ca’ Foscari Film Festival, entirely organized by an university, the Ca’ Foscari University in Venice. With this global contest about the short films the university aims to foresee the new tendencies and discovers the new talents coming from the schools of cinema from all over the world. The international jury composed by the film critic Irene Bignardi, the Italian director Pappi Corsicato and the Algerian director and painter Rachid Mohamed Benhadj chose the French film with the following explanation:
Because of the tension and of the sense of mystery with whom the director tells a tragic events – the drawing of a young boy – showing the reactions and the sorrow of an ideal community, in a moment of particular empathy.
The winner short film consists in 15 minutes in which the director shows the reaction to the sorrow of a community that lives in a little country, while it is on the way to say the sad news to the parents, still unaware of the happening. The short film is in an effective black and white – and almost without dialogues – and it manages to communicate to the audience that sense of resignation and pain typical of a tragedy of this kind. The faces of the inhabitants are slowly examined one by one, they are silent masks of sorrow walking, like it was a spectral march. Also the setting, a crumbling and post-atomic scenario, contributes to create a sense of oppression and of anguish that permeates the work. Aurèlien Vernhes-Lermusioaux, who thanked the audience with a moved video message, perfectly managed to concentrate in his work his idea of cinema, resumed with these words: “I try to let the audience come into my world. I wish I could create a poetic cinema, contemplative and sensual: a cinema of perceptions”.
Following the other awards of the second edition of the Ca’ Foscari Short Film Festival. For the Veneto High Schools Competition, the winner has been decreed by a jury headed by Carlo Montanaro and composed by Ca’ Foscari students. The winner is Italia 150° (Italia, 2011, 1’), an animation created by the IV class of the Treviso school of Graphic Arts, coordinated by Rita Mungiardi. The short film has won with the following motivation:
For the originality of the idea and for the happiness of the synthesis, which is presented as an allegory of our times and is perfect for a product of graphic and animation. It lightly communicates an important and social idea.
The short film is a little tribute to Italy, to the effort with which it had been acrobatically founded and to the necessity of holding together. This is a work that our President of the Republic Giorgio Napolitano surely would appreciate. The Short Screenplay Contest, dedicated to the students of high schools in Veneto, was won by Alessandro Padovani, with his Gli uomini-libro (The book-men). The motivation was:
For having caught the traditional incentives of literature and cinema and for having inserted the theme of the living book in an evocative setting. The short was effective in the dramatization and translatable in the film images.
The young director, drawing the award, confessed that he has already managed to transform his screenplay in a short film, and so Ca’ Foscari Short will wait for him and his work next year in the third edition of the Festival.
We also have to list the three special mentions. The first is the Pasinetti’s Video Contest, dedicated to the short films subscribed to the contest for the high schools in Veneto. It was won by Enemies (Italia, 2011, 9’33) by Giuseppe Pellegrinotti Mari with the following motivation:
It is a forceful monologue-dialogue about the reasons of life with a wise dosage of answers open to the doubt; an “internal day” where the direction is careful and the performance is tidy.
The mention consists in a plate and an art book.
The other two mentions regard the short films participating to the International Competition and are assigned by a panel of Ca’Foscari students moderated by Carlo Montanaro. The first is the Volumina Award – Cinema as art (Premio Volumina – Cinema come arte), for the work which can give the best contribution to cinema as art, and was won by the Rumanian Anca Miruna Lăzărescu from the University for Film and Television Munich (HFF) with her Apele tac – Silent River (Germany/Romania, 2011, 29′). She won
because she created an intense medium-length film which is committed and brave; because of the best fusion in her film of aesthetic, technique and dramaturgy in telling the complexity of the characters towards the care for details and the attention to light. Water, which is the central element of all arts, constitutes the essence of Silent River by considering its role of donator of life and changing, but also of danger and mystery.
The Award Rarovideo (Menzione speciale Rarovideo) goes to the most free, eccentric, illegal and anti-academic student film Shtormovoje preduprezhdeniye – Coast Warning (Russia, 2011, 7’45”) by the Kazakh director Aleksandra Shadrina coming from the Shkola Animatsionnoi Rezhissury (SHAR). She won
for the intensity of a dialogue beyond words, the refinement of graphics and the power of images; for the nonconformist choice in the use of colour and of the silent film capable of animating a thin and delicate reality; for the courage of sending a positive message in a moment in which the most obvious thing seems to look on the dark side.
The commentary on the evening―The closure ceremony saw great emotions and a fantastic musical and cinematic entertainment. Before this, it was projected a video-message from the rector Carlo Carraro who couldn’t be there for work and who reasserted how extraordinary was the challenge of organizing a festival for a public university. In fact, the Ca’Foscari Short Film festival is the first of its kind in Europe. As a consequence, it gave also prestige to the incredible commitment of the students involved who created it, magnificently coordinated by the rector’s delegate for the cinematic activities Maria Roberta Novielli.
Then the ceremony moved on to the visual and sound suggestions of the duo Washout Project with their experimental live-set: “a multimedia showing with narrative techniques, drawing and music compensating and interweaving themselves to create new stories, to tell before communicating. These new stories also deal with the place where they are performed. This relation among the narrative techniques is also a mixture between digital and traditional instruments”. This is interesting in the words as in the facts, especially when an enraptured Auditorium Santa Margherita saw on the big screen an image of Venice in pastel colours where an old memorable Nosferatu peeped out accompanied by hypnotic sounds: it was a really striking experience.
It was striking also the projection of the last existing fragment of an unaccomplished work by Charlie Chaplin, seven minutes of The Professor (1919), which was live sounded by the crew of Elettrofoscari. An “improvisation laboratory” as the director Daniele Goldoni, who was on the stage playing with the students, defines it. It came out a really unique experience. Besides the incredible value of the short film, in which Chaplin dismisses the famous character of Charlot to put himself in Professor Bosco’s shoes (who has an exhilarant cirque of fleas), the students’ improvisation, who played the short film “by reading it as if it was a sheet music”, was perfectly pressing even if it distanced quite a lot from the usual scores for the silent movies. They can considerate the experiment successfully accomplished.
Maria Roberta Novielli and the critic Roberto Silvestri, who was the artistic director of the Festival, concluded the ceremony with all the due thanks, leaving last the students who were invited on the stage to receive, by the full Auditorium Santa Margherita, a well-deserved applause.
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