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  • 24 Marzo 2023

IL MONDO DI BRUNO BOZZETTO

Fra gli ospiti d’eccezione di questa tredicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival c’è stato anche Bruno Bozzetto, uno dei maestri dell’animazione italiana. A presentarlo sul palco e a guidare l’intervista è stato Davide Giurlando, esperto di cinema d’animazione e docente del Master in Fine Arts in Filmmaking di Ca’ Foscari. Considerato uno degli animatori più influenti del panorama nazionale e internazionale, Bozzetto ha realizzato oltre trecento opere tra lunghi, corti, serie e pubblicità che gli sono valsi più di centotrenta riconoscimenti.

Durante l’intervista è stata ripercorsa la lunga e ricca carriera dell’autore, che si è raccontato senza filtri e con molta ironia. Dopo vari tentativi nel 1958 realizza il suo primo cortometraggio, Tapum! Storia delle armi, presentandolo anche al Festival di Cannes. Da quel momento è stato autore di una serie di opere entrate di diritto tra i capolavori dell’animazione italiana e non solo, come Un Oscar per il Signor Rossi, West and Soda, Una vita in scatola, Vip – Mio fratello superuomo per continuare con Allegro non troppo, Cavallette e moltissimi altri lavori.

L’incontro è iniziato ricordando gli esordi e le sue principali influenze, come quella della Disney e in particolare di Toot, Whistle, Plunk and Boom di Ward Kimball che spiega essere stata la sua principale fonte di ispirazione per la realizzazione di Tapum! Storia delle armi: “È stato davvero un colpo di fulmine, perché ho capito che affrontava dei temi interessanti con un tipo di disegno che anche io sapevo fare”. Già da questo primo lavoro emerge come l’aspetto su cui Bozzetto pone spesso il suo sguardo – sempre in maniera ironica e surreale – sia quello dell’uomo e dell’assurdità della sua condizione, che arriva alle volte a disumanizzarlo.

È stato poi proiettato il primo corto in programma, La vita in scatola, e l’autore, prima della visione, ha spiegato con ironia quanto la genesi di questo lavoro fosse legata al traumatico trasferimento che in gioventù lo aveva condotto da Bergamo a Milano, portandolo a perdere in un colpo solo amici e riferimenti. Bozzetto è poi passato a raccontare anche i primi successi e la fama raggiunta con la nascita del personaggio del Signor Rossi, una rappresentazione ironica dell’uomo medio italiano, amata e conosciuta da numerosissime generazioni. L’idea per il Signor Rossi nasce a Bergamo dopo il rifiuto de La storia delle invenzioni da parte di un festival locale, per raccontare e ironizzare su quanto accaduto. In questo modo l’animatore dà vita, forse inconsapevolmente, a quello che sarebbe stato un caposaldo del piccolo schermo italiano della seconda metà del Novecento. Il Signor Rossi è stato presente spesso in Carosello, uno dei programmi più iconici della televisione nostrana, che ha avuto un ruolo fondamentale non solo per il successo del personaggio ma soprattutto per la carriera di Bozzetto, avendogli permesso di trasformare la passione in professione e di aprire il proprio studio di animazione.

Impossibile poi non parlare del suo capolavoro West and Soda che ha richiesto due anni di lavoro e si basa sulla sua passione per i film western, che all’epoca sembravano essere paragonabili a favole moderne. Il lungometraggio nasce dall’idea dell’animatore e dei suoi collaboratori di “fare qualcosa in cui possiamo esprimerci liberamente e divertirci.” Altra grande opera di cui si è parlato durante l’incontro è stata Allegro non troppo, lungometraggio ispirato a Fantasia della Disney che utilizza la tecnica mista, essendo in parte dal vero e in parte d’animazione. Bozzetto ha fatto entrare gli spettatori nel vivo della realizzazione spiegandone le difficoltà dettate dalle tecnologie non ancora molto avanzate all’epoca e la sfida della sincronizzazione delle animazioni con il sonoro. Si è poi passati alla visione di Cavallette, uno dei suoi cortometraggi più celebri, tanto da aver ricevuto una candidatura agli Oscar nel 1991: “È un film che prende spunto dalla guerra e tratta un tema che mi è molto caro. Sono convinto che l’uomo scomparirà prima o poi, ma la natura ritorna”. L’animazione, così, si fa ancora una volta veicolo di messaggi importanti e universali, senza tempo. Evidente è anche l’importanza della musica, che sa dare espressione e sentimento ai disegni e alle immagini, diventando un mezzo essenziale per creare un filo conduttore.

A chiudere l’incontro, la visione di Europa & Italia, altro grande corto di successo, che con ironia spiega le diversità di comportamento tra gli italiani e gli altri popoli europei: “A me interessa parlare dell’uomo, della nostra vita quotidiana, non tanto dell’attualità quanto del comportamento dell’uomo e quindi fare un discorso etico, di rapporto con la natura. Sono tutti argomenti che mi affascinano e credo che siano attuali ancora oggi, forse anche più di allora”. Infine, lo Short ha voluto salutare Bozzetto con una sorpresa: si è collegata da remoto la grande animatrice giapponese – ma italiana d’adozione – Fusako Yusaki per salutare un amico e collega con il quale ha condiviso negli anni esperienze come quella degli spot per Carosello.

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