LA MASTERCLASS DI ROBB PRATT PROTAGONISTA DELLA PRIMA GIORNATA DELLO SHORT
ROGER CORMAN SALUTA IL FESTIVAL CON UN VIDEO MESSAGGIO
IL LATO TRAGICOMICO DEL CINEMA INDIPENDENTE ITALIANO CON LA WEBSERIE LOBAGGE
I PRIMI CORTI DEL CONCORSO SI CONCENTRANO SUL RAPPORTO MADRE-FIGLIO
I CORTI DEGLI STUDENTI DEL MASTER IN FINE ARTS IN FILMMAKING E QUELLI VINCITORI DELLA SCORSA EDIZIONE
Venezia, 21 marzo. Roger Corman ha inaugurato l’ottava edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival con un video messaggio rivolto ai giovani registi del Concorso in occasione del conferimento della Ca’ Foscari Honorary Fellow. E’ stato il momento più alto della cerimonia di inaugurazione del Festival, durante la quale il direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli e il prorettore alla comunicazione e promozione di Ateneo Marco Sgarbi hanno dato il benvenuto agli ospiti e al numeroso pubblico accorso per l’occasione.
La prima giornata è stata caratterizzata da uno degli appuntamenti più attesi di questa ottava edizione, ovvero la masterclass del veterano animatore disneyano Robb Pratt, il quale ha collaborato a famosissimi lungometraggi come Tarzan, Pocahontas, Hercules e molti altri. In veste di ospite speciale Pratt ha tenuto un’appassionante lezione nella quale ha svelato al pubblico dell’Auditorium i segreti della sua animazione, presentando al tempo stesso alcune delle sue opere, come la recente CARMAN: The Road Rage Anti-Hero. Progetto indipendente costituito da una serie di sette brevi episodi accessibile dal suo canale YouTube, CARMAN rappresenta la frenesia delle strade di Los Angeles in stile old school. Alla fine di ogni puntata, inoltre, Pratt ha incluso un breve tutorial sullo sviluppo dell’animazione, assolvendo in maniera originale a una doppia funzione: didattica e d’intrattenimento.
La giornata di apertura del festival ha ospitato anche Lobbage, irriverente webserie di successo andata in onda anche in televisione e vincitrice al Roma Web Festival come miglior Sketch/Comedy. La webserie è stata presentata dal creatore e interprete Andrea Muzzi e dal regista Claudio Piccolotto. Protagoniste dei brevi episodi sono storie famose, rivisitate in chiave comica a causa delle limitazioni di budget del regista protagonista. Tra le più satiriche, una rielaborazione di Romeo e Giulietta, le cui famiglie non sono ancora in conflitto, e una nuova Biancaneve, la cui strega accetta ben volentieri il responso dello specchio delle brame. Una panoramica sul cinema indipendente che, rifiutando la concezione del cinema come unica fonte di profitto, si concentra sugli aspetti più artistici e innovativi della settima arte con intento parodico. I due ospiti hanno inoltre presentato altri due progetti pensati per il web nel quale sono coinvolti: Pupazzo criminale, serie ideata da Lillo & Greg che nasce come parodia di Romanzo criminale con protagonisti dei pupazzi di pezza ed Eppure era una gran brava persona, serie dal taglio comico che parodia i notiziari di oggi e la spettacolarizzazione della cronaca.
La prima giornata si è inoltre aperta con una novità: la proiezione di una serie di cortometraggi prodotti dagli studenti del primo master in Fine Arts in Filmmaking di Ca’ Foscari conclusosi proprio nelle scorse settimane. Venezia, your home, realizzato con la preziosa supervisione del regista Hiroki Hayashi, è costituito da una serie di brevi video che, attraverso la citazione ironica di diversi film iconici, propongono situazioni quotidiane della realtà veneziana. La produzione collettiva Dedalus è un libero adattamento al racconto di Raymond Carver e ha messo in luce come sia difficile e a volte traumatico dare una svolta alla propria vita. Teatro dei Piombi di Tommaso Giacomin è ambientato nella Venezia degli anni di piombo e segue l’impegno politico, l’amore e il rapporto con il teatro di due giovani. Viola di Corinna Rombi, invece, tratta della relazione deleteria tra fratelli, mentre Lin-Da La prima gondola di Angelo Girardello è una storia d’amore particolare fra un ex-gondoliere e la sua gondola.
Nel pomeriggio sono poi stati celebrati i vincitori della scorsa edizione del Festival, con la proiezione del vincitore del Grand Prix per il miglior cortometraggio 2017, Amygdala, di George Graham (Regno Unito), della menzione speciale Volumina, ovvero Petrel di Charles Broad (Australia), e del vincitore del Premio Pateh Sabally Sightseeing di David Borbás (Ungheria/Svezia).
La prima giornata di questa ottava edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival si è conclusa con la proiezione di cinque dei film in gara nel Concorso Internazionale. Il primo, In Our Skin della regista e illustratrice britannica Rosa Beiroa, è una celebrazione della libertà femminile attraverso la forma e il volume dei corpi, raffigurati tramite l’uso di una semplice linea che segue dinamicamente momenti della vita quotidiana in un susseguirsi di ritratti sensoriali. Secondo film proiettato è stato No pases por San Bernardino, film del regista messicano Hugo Magaña. Ispirato ai fatti realmente accaduti del 09/07/2014, il cortometraggio segue le vicende di Ligia, madre contadina in lutto che cerca di scoprire la verità sulla morte del giovane figlio. La protagonista si ritroverà spinta dalle forze opposte del movimento antipolitico e della corruzione governativa che cercheranno di farne il proprio volto rappresentativo. Il tema della madre è il punto focale della narrazione anche nella terza proiezione della giornata, il film Bophelo ba Ana del regista sudafricano Mlu Godola. La pressione lavorativa e la responsabilità genitoriale provati da Ana si incroceranno in uno stato ossessivo di angoscia per il figlio che culminerà nella rivelazione finale. Il film esplora i limiti dei legami familiari e come questi creino un clima oppressivo che lede la struttura della famiglia stessa. Nel corto francese Le Jour où Maman est Devenue une Monstre della regista Josephine Darcy Hopkins, il tema della madre è portato all’esasperazione tramite gli occhi della piccola Candice, figlia di genitori divorziati. La depressione della madre esploderà in un clima di tensione creato tramite espedienti classici del codice horror e capovolgerà il rapporto centrale tra madre e figlia, mettendo in luce l’umanità di personaggi. Ha concluso la giornata Tash Komir, film di debutto del regista Evgenii Chistiakov che racconta la storia di due ragazzi che si guadagnano da vivere estraendo carbone, mettendo in luce le difficoltà delle classi svantaggiate e la caratteristica mancanza di speranza contrapposta al desiderio di un futuro migliore dei ragazzi protagonisti.