E SI E’ ARRIVATI ALLA TERZA GIORNATA DEL FESTIVAL!
QUESTO PENULTIMO APPUNTAMENTO E’ INIZIATO CON UN OMAGGIO A GIULIO QUESTI ED È PROSEGUITO CON L’ULTIMO INCONTRO DELLO WORKSHOP: ANYMATION, CON I CORTI DEDICATI ALLA SOSTENIBILITA’ DEL VIDEO CONCORSO “SHORT&SOSTENIBILITA’” E CON IL PROGRAMMA “SWISS ROCKS”. ALLE ORE 16 HA PRESO IL VIA IL CONCORSO INTERNAZIONALE PRESENTANDO ALTRI SEI CORTOMETRAGGI; A SEGUIRE E’ ANDATO IN SCENA IL PROGRAMMA SPECIALE CURATO DALLA GIURIA. LA GIORNATA SI E’ CONCLUSA MOSTRANDO IL LAVORO DI UNO DEGLI OSPITI PIU’ ATTESI: FUSAKO YUSAKI.
Il terzo giorno della quinta edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival è stato ricco di appuntamenti ed ha riscontrato un grande successo di pubblico, in continua crescita, edizione dopo edizione, giorno dopo giorno.
Inizio alle ore 11:00 con l’omaggio al regista, attore e sceneggiatore italiano Giulio Questi, recentemente scomparso, attraverso la proiezione di tre suoi cortometraggi sperimentali: Doctor Schizo and Mister Phrenic, Tatatatango e Visitors.
Successivamente il terzo e ultimo appuntamento con il Workshop: Anymation, a cura di Davide Giurlando, si è preoccupato di indagare il labile confine tra finzione e realtà presentando esempi di animazione digitale. Sono stati proposti corti di artisti come Chris Landreth e Tomek Basinski.
Ore 14:00 il programma pomeridiano è iniziato con il Video-Concorso Short&Sostenibilità, progetto organizzato da Ca’Foscari e rivolto ai giovani aspiranti cineasti a cui è stato chiesto di reinterpretare l’idea di sostenibilità in tutte le sue possibili realizzazioni. I cortometraggi proiettati sono stati selezionati da una giuria composta da studenti della stessa università.
La musica è entrata poi in auditorium con il programma intitolato Swiss Rocks, selezione di videoclip musicali realizzati da giovani artisti svizzeri.
Dalle ore 16:00 si è arrivati nel vivo della terza giornata con la proiezione di altri sei dei trenta cortometraggi proposti dal concorso internazionale. Il primo corto ad essere proiettato è stato 2/05 del regista spagnolo Nacho A. Villar che, ambientato interamente dentro una casa, ha raccontato le ultime fasi della vita di un’anziana coppia. Quindi è stato il turno di Hiljaiset ystävät – The silence of our friends di Iina Lempiainen con la messa in scena delle complesse dinamiche relazionali genitori-figli e l’analisi di un episodio di bullismo. Il terzo corto in programma, invece, è stato Puto, della regista portoghese Fabiana Savares che racconta la storia di Morcego, ragazzo in cerca di fortuna che, abbandona la sua città natale per sprofondare in una vita miserabile che lo porta a prostituirsi pur di sopravvivere. La ricerca affannata e disperata di un’esistenza ‘altra’ è al centro anche del quarto cortometraggio, il fantascientifico I wish my life di Joachim Huveneers. Il concorso è proseguito poi con il francese Un parfum de citron di Sarah Carlot Jaber, che ha mostrato la crisi di una coppia libanese nella loro ricerca infruttuosa di avere un figlio. La sezione si è infine conclusa con Blut, reis und tranen di Johannes Rosenstein, che esplora l’universo maschile raccontando la storia del tassista Tim combattuto tra una relazione stabile con il suo compagno Lee e il dovere di prendersi cura del padre malato.
A seguire è andato in scena il Programma speciale della Giuria, durante il quale sono stati proiettati cortometraggi e spezzoni di film portati dalle tre componenti della giuria.
Dominique Green ha presentato alcune scene del film La Tregua, di cui è stata produttrice, per commemorare la morte del regista Francesco Rosi, scomparso quest’anno all’età di 92 anni.
L’attrice Anamaria Marinca, invece, ha portato il corto, di cui è protagonista, Bootstrapped diretto da Tony Grisoni; mentre la regista Isabelle Mayor ha presentato il suo ultimo lavoro intitolato Amira.
Per concludere la serata è stata interamente dedicata a uno degli ospiti più attesi dell’intero festival: l’artista di fama internazionale Fusako Yusaki. Nata in Giappone e residente in Italia da oltre cinquant’anni, è la protagonista assoluta dell’arte della plastilina e del cinema d’animazione realizzato con questa tecnica.
La plastilina, secondo l’artista, è una rappresentazione della vita, infatti come quest’ultima cresce, è dinamica, si trasforma. L’abilità unita ad una straordinaria creatività fanno sì che la Yusaki riesca a plasmare una semplice forma trasformandola in divertenti ed originali oggetti. Laureata in design creativo, la sua fama in Italia è dovuta a diverse animazioni e sigle per serie televisive, come per esempio L’Albero Azzurro.
Durante la serata è stata proiettata una rassegna dei suoi eccezionali lavori come i celebri spot pubblicitari per Fernet Branca, Ciquita, ma anche alcuni episodi di serie come TokiDoki, Talpy, Peo, Naccio & Pom, Polis. Inoltre è stata presentata in anteprima assoluta la nuova animazione realizzata per Rai Fiction per la serie Oto and Music.
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