Dopo l’inaugurazione ufficiale della tredicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, si è tenuta la masterclass del regista britannico Rob Savage che ha dialogato con John Bleasdale, scrittore e critico cinematografico, nonché docente presso Ca’ Foscari.
Durante l’incontro Rob Savage ha raccontato al pubblico come il suo primo approccio al cinema sia avvenuto grazie alla visione del film Apocalypse Now. La conversazione si è poi incentrata su un’attenta analisi dei lavori di Savage, il quale si considera un grande appassionato degli horror fin da quando era bambino. La prima clip mostrata al pubblico è stata un video musicale che, grazie alle numerose visualizzazioni raggiunte su una piattaforma streaming, ha attirato l’attenzione di diversi produttori. L’intervento è proseguito con la proiezione di altre clip, fra cui il trailer di Host (2020), film che è stato realizzato con un budget minuscolo sfruttando la condizione di lockdown dovuta alla epidemia. Il regista ha, infatti, affermato che l’idea di questo progetto è nata dalla noia dovuta al periodo di isolamento forzato, durante il quale si dilettava nell’organizzare scherzi ai suoi amici. L’eccezionalità di questo contesto ha portato Savage a rendersi conto di come un artista non possa prendere ispirazione soltanto dal proprio ego, ma anche dalla vita quotidiana che lo circonda: «Le grandi idee non provengono solo da noi stessi, ma dobbiamo essere in grado di farci influenzare sempre dagli altri». Tale processo creativo di ampio respiro è stato di fondamentale importanza anche nella realizzazione di Dashcam (2021), che nasce proprio dalla volontà di narrare la rabbia e lo smarrimento dovuto alla pandemia e dal periodo in cui, negli Stati Uniti, si sono fronteggiati alle elezioni Donald Trump e Joe Biden. L’ultimo videoclip proiettato è stato il trailer dell’horror The Boogeyman, il quale prende ispirazione dal racconto omonimo di Stephen King ed è in uscita la prossima estate.
La masterclass si è conclusa con alcune domande fatte dal pubblico; Savage ha consigliato a tutti i giovani appassionati di cinema di essere motivati e di avere fiducia nello sviluppare le proprie idee artistiche: si può, infatti, colpire il pubblico anche attraverso un prodotto low budget, sfruttando la visibilità social e multimediale come trampolino di lancio per progetti futuri più ambiziosi e complessi.