Un programma a cura di Carlo Montanaro
Con la sua comparsa il cinema, oltre a meravigliare e divertire, ha sempre conservato la sue essenza di “scoperta scientifica”, di materializzazione di un sogno che vede fin da subito coinvolti ricercatori ed inventori. Un cinema che serve a documentare e divulgare. Anzi! Perfino ricerche che anticipano la stessa messa a punto del sistema, hanno dell’incredibile riuscendo, ad esempio, a dimostrare il ritenuto impossibile, come ad esempio, la capacità dei gatti di ricadere sempre e comunque sulle quattro zampe (come dimostrato dal grande fisiologo Jules Etienne Marey). Arrivano poi le riprese ad alta velocità con i proiettili che “forano” le bolle di sapone, E quelle temporizzate che testimoniano perfino gioiosamente la crescita dei fiori. Per non dire della distruzione di un enorme immobile che non solo avviene in una manciata di secondi ma che, almeno virtualmente, con la medesima velocità pare poi ricostruirsi… La SCIENZA, insomma, chiede al cinema di spiegare e documentare le sue ipotesi, arrivando a spettacolarizzarle interessando in epoca pre-televisiva spettatori disposti a pagare un biglietto per assistere non alla finzione ma alla realtà disvelata.
La circolazione del sangue in un capillare (1891) – Etienne Jules Marey, fisiologo e inventore francese considerato precursore della cinematografia, ideò strumenti per la registrazione del movimento. Si occupò di numerosi studi di emodinamica cardiovascolare, di cui la sua tesi di laurea conseguita nel 1859 è un esempio.
Il gatto in caduta libera (1891) – Etienne Jules Marey ideò il cosiddetto “fucile fotografico” e altri dispositivi che permettevano di fissare con immagini statiche nelle fasi successive di un movimento prima in un unico negativo fotografico e poi in bande di celluloide in movimento, tecniche riconosciute con il termine cronofotografia.
La bolla di sapone traversata da un proiettile (1904) – Lucien Bull era uno degli assistenti di Marey, specializzato in microcinematografia e cinematografia ad alta velocità, un celebre esempio è la sequenza di 1500 immagini con una bolla di sapone che viene perforata da un proiettile.
Raggi X (1897) – John Macintyre, medico scozzese, è il primo a impiegare i raggi X (scoperti nel 1895 da William Röntgen) al cinema nel 1897.
Une indigestion (1902) di Georges Melies potrebbe essere definito il primo film grottescamente splatter della storia. Un uomo affetto da dolori addominali si reca dal medico (interpretato dallo stesso Melies) che gli propone un intervento. Il paziente accetta ma il tutto prende una piega inaspettata.
Demolition of the Star Theatre (1901) – filmato in time-lapse sulla demolizione di un teatro di New York, mattone dopo mattone, prodotto dalla American Mutoscope and BiographCompany.
La vita delle farfalle (1911) è un documentario di Roberto Omegna in collaborazione con il celebre poeta Guido Gozzano che illustra il ciclo vitale delle farfalle, realizzato per la Ambrosio Film. Vinse il primo premio nella categoria scientifica al “Concorso Internazionale di Cinematografia” di Torino nel 1911.
Metamorphose du Papillon (1905) Gaston Velle, regista e prestigiatore francese, lavorò per i fratelli Lumière e sucessivamente per la Pathé negli anni ’10 curando la messa in scena e gli effetti speciali dei loro film muti.
L’eclisse parziale di sole (1912) di Luca Comerio Produttore e regista Comerio è un pioniere aperto a tutte le sperimentazioni come nel documentario scientifico che immortala l’eclissi del 17 aprile 1912 realizzato con opportuno adattamento del telescopio dell’Osservatorio di Brera.
The birth of a flower (1910) Percy Smith. Mostra diversi tipi di fiori che schiudono i loro petali grazie alla tecnica del time-lapse.
Bolle di sapone (1937) – Roberto Omegna, pioniere del cinema scientifico in Italia, prosegue la sua carriera durante il fascismo presso l’Istituto Luce.
Cristaux Liquids (1978) – Jean Painleve, studio al microscopio della transizione dei cristalli liquidi.