Un programma speciale a cura di Elisabetta Di Sopra
Per la 13° edizione dello Short Film Festival, il programma “Lo sguardo sospeso”, vetrina dedicata alla videoarte italiana, continua ad attingere all’Archivio Videoart Yearbook, portando alla luce opere video – performative realizzate tra il 2005 e il 2011.
Il corpo si fa metafora del nostro mondo interiore e della nostra continua ricerca di senso. Il problema di fondo è l’identità, dice Dafne Boggeri, dove l’unica forma di identità possibile è il riconoscimento della sua perdita irreversibile; Se per Fliri l’arte è tentare di sovvertire i luoghi comuni con acuta ironia, per Giannotti è un esperimento per spostare i paradigmi e decostruire le immagini iconografiche; per Picco è la visionarietà, la risposta alla solitudine dell’uomo contemporaneo. Sulla perdita della propria identità culturale, Ciancimino risponde con un meeting “in cucina” dove la mamma spiega ai figli come si prepara una delle ricette tipiche siciliane. Ma è lo spaesamento di Niccoli a denunciare la mancanza di punti di ancoraggio che caratterizza la nostra epoca. Silvia Camporesi confida nella possibilità di salvezza attraverso la bellezza delle arti marziali che ci fa spostare i propri limiti. In “Fai la cosa giusta”, il corpo calligrafico di una moto-geisha-samurai interpretata da Giovanna Ricotta, traduce attraverso una performance, l’attimo impalpabile dell’ispirazione artistica, fino all’azione finale e risolutiva. Caterina Pecchioli cerca il cortocircuito nello spettatore. Come? Manipolando le indicazioni sicure di una hostess di volo e unendole a gesti provenienti da altri contesti. Un sorriso appena accennato della Calà si trasforma dapprima in una risata sempre più isterica poi in un urlo muto di disperazione. Passa per una inconsolabile tristezza per poi assumere un’espressione sinistra fino a concludersi in una maschera di indifferenza. Ma cosa devo fare allora? Si domanda Natalia Saurin. Danzare, danzare finché ci sarà musica. Devi danzare. Danzare senza mai fermarti.
Elisabetta Di Sopra
Opere presentate:
DAFNE BOGGERI, Ash, 2005, 1’19”
MICHAEL FLIRI, I’m in Hell and I’m alone, 2006, 1’38”
ALDO GIANNOTTI & MARKUS HOFER, Coffee Bolognese, 2007, 4’18”
GABRIELE PICCO Spaghetti Orchestra on the 23rd floor, 2008, 2’45”
CHRISTIAN NICCOLI, Planschen, 2008, 5’
NATALIA SAURIN, Dance Dance Dance, 2009, 4’20”
CATERINA PECCHIOLI, Safety Instructions, 2009, 2’44”
SILVIA CAMPORESI, Secondo vento, 2010, 4’
GIOVANNA RICOTTA, Fai la cosa giusta, 2010, 9’45”
GABRIELLA CIANCIMINO, Ritratto in nero di seppia, 2010, 6’15”
ANITA CALÀ, Anita C., 2011, 4’
Un ringraziamento speciale va alla prof.ssa Silvia Grandi, docente di Fenomenologia dell’arte contemporanea e di Studi visuali presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e co-fondatrice dell’annuario di Videoarte Yearbook.