“Faire de votre passion un métier d’avenir!” (“Fate della vostra passione un mestiere per il futuro”). Uno slogan che rappresenta la filosofia alla base di tutti gli istituti facenti parte di Rubika. La storia di Rubika è una storia di pionierismo nell’ambito della creazione digitale, è una scuola di formazione professionale per design industriale, animazione e videogiochi. La prima tessera del mosaico a essere stata creata grazie alla Camera di commercio e dell’industria del Greater Hainaut nel 1988 è stato l’Institut Supérieur de Design; nello stesso anno è stato il turno della protagonista del nostro programma speciale, l’istituto privato di istruzione superiore Supinfocom (École Supérieure d’Informatique de Communication), dedicata ad animazione e computer grafica, e infine Supinfogame nel 2001, la prima scuola francese interamente dedicata all’industria dei videogiochi. Rubika conta quattro campus sparsi nel mondo: Canada, Kenya, India, Francia; in particolare Supinfocom ha sede in Francia, a Valenciennes, e a Pune, in India.
La Scuola è membro della CRGE (Conferenza regionale di Grandes Écoles) e RECA (Rete delle scuole francesi di cinema d’animazione). Tutti gli istituti che fanno parte di Rubika possono vantare un solido grado di riconoscimento da parte dei professionisti nel mondo dell’animazione, dei videogiochi e del design industriale, essendosi particolarmente distinte grazie all’implementazione di una pedagogia che più si avvicina alle esigenze delle imprese e di questi settori digitali in costante trasformazione. Il modello educativo e la particolarità di Rubika è il perfetto bilanciamento tra insegnamenti culturali, artistici e tecnici e il fatto che la stessa scuola sia protagonista di un processo di innovazione costante, mantenendo sempre fermo l’obiettivo guida: rendere la vocazione creativa e la passione dei loro studenti una professione per il futuro. Durante la loro formazione, agli studenti vengono forniti gli strumenti per rendere concrete le proprie idee e vengono subito messi di fronte al fatto che queste idee devono adattarsi al mercato e alle richieste di interlocutori esterni nel loro percorso professionale. La formazione accademica a Supinfocom spazia molto tra corsi di design e arti applicate, video, color, animazione 2D, storia dell’arte, comunicazione, ma anche computer graphics, che comprende ad esempio software e produzione 3D, sceneggiatura, animazione. Molti dei progetti vengono portati avanti dagli studenti in collaborazione con aziende nel settore creativo oppure prevedono una collaborazione di gruppo.
I cortometraggi che presenteremo in questa sezione sono infatti frutto di lavori collettivi, ed è proprio questo tipo di apprendimento esperienziale che garantisce agli studenti una rapida professionalizzazione. I risultati di questo processo di formazione sono infatti presenti ogni anno in un numero elevato di festival nazionali, come ad esempio “La fête de l’anim” nell’area della città di Lilla o la “Paris games week”, ma anche in festival internazionali dedicati al mondo dell’animazione digitale, come il Roanne International Animation Short Film Festival, l’Ottawa Festival, l’Annecy International Animated Film Festival, il Berlin Student Film Festival.
L’elevata e riconosciuta qualità dei progetti degli studenti e i percorsi professionali che intraprendono post-laurea fanno sì che Rubika si collochi tra le migliori scuole di formazione in Francia e in Europa nel suo ambito. I corti presentati in questa sezione sono tra i lavori più premiati in questi anni fuori dai confini scolastici, per citarne alcuni: Overrun, vincitore di svariati riconoscimenti tra cui nel 2018 il Premio della giuria del Toulon Tout Court Festival e quello come Miglior film d’animazione nel Berlin Student Film Festival; The Stained Club, miglior film studenti nel Living Skies Student Film Festival del 2019 e nello stesso anno vincitore del Premio giovani al Festival de Cartos De Errenteria; Sans Gravitè che, superando i confini europei, vince come miglior film d’animazione straniero al Thai Film Festival di Bangkok nel 2019 e il Premio del Pubblico nello Student Film & Video Festival nel 2018.
Mine de Plomb
Regia: Arthur Valter, Robin Delmond, Fanny Lambert, Lino Talfer, Noémie Six, Théo Emsellem
2019, 6’27’’
L’auto va veloce. L’atmosfera è tesa. Non c’è nessuno fuori. Insieme a suo padre, la giovane Zheina cerca sua madre che è ancora in ospedale per prendersi cura dei feriti. Scopre una città svuotata della sua popolazione e i cui detriti di edifici annunciano un pericolo significativo.
o28
Regia: Otalia Caussé, Geoffroy Collin, Louise Grardel, Antoine Marchand, Robin Merle, Fabien Meyran
2019, 5’18’’
A Lisbona, una coppia di coniugi tedeschi sta per salire a bordo del leggendario tram n°28. Come reagiresti se i freni ti abbandonassero e ti avventurassi in una corsa vertiginosa… con un bambino a bordo?
The Stained Club
Regia: Mélanie Lopez, Simon Boucly, Marie Ciesielski, Alice Jaunet, Chan Stéphie Peang, Béatrice Viguier
2018, 6’39’’
Finn è un bambino con delle macchie sulla pelle. Un giorno incontra un gruppo di ragazzini fantastici, diversi da tutti gli altri, ma che presentano delle macchie sui loro corpi proprio come lui. Un giorno, Finn capisce che queste macchie non sono soltanto belle.
Trois Francs Six Sous
Regia: Clémence Ottevaere, Florence Blain, Louise Leblond, Varoon Indalkar, Morgane Ladjel, Hugo Valdelièvre-Rattier
2019, 6’33’’
Durante la seconda guerra mondiale, un contadino francese di nome Marcel spera di rivedere la vita negli occhi di sua madre, Josépha. Quest’ultima vive in uno stato vegetativo dalla scomparsa del figlio maggiore. Allo stesso tempo, Marcel inizia ad aiutare le persone colpite dalla guerra senza effettivamente sapere quanti problemi dovrà affrontare.
Overrun
Regia: Pierre Ropars, Antonin Derory, Diane Thirault, Jérémie Cottard, Matthieu Druaud, Adrien Zumbihl
2017, 8’42’’
Un egregio lavoro di CGI fotorealistico ci immerge in un ambiente intergalattico sconosciuto, intrigante e ostile. Seguiamo una formica nel suo viaggio fisico e mentale verso la libertà, ritrovandoci noi stessi intrappolati in un mondo deformato che si rivela essere, nel finale, più vicino di quanto non crediamo.
Tant que nos coeurs battent
Regia: Jason Mégrelis, Sylvan Charmasson, Charlotte Dudzicki, Kévin Lagrue, Marion Légier, Hradini Parikh, Léa Zafrilla
2019, 5’05’’
Velocità, eccitazione, passione, rischio. Spesso si ritiene che questi siano gli elementi che più ci fanno sentire, ma anche essere, vivi. “As long as our hearts can beat” ci fa sperimentare tutto ciò. Due giovani donne, con tutti i loro magnifici colori in una corsa verso la pura libertà, all’improvviso si trovano di fronte alla morte. L’ebrezza di spingersi al limite più estremo fino ad un punto di non ritorno, lasciando in vita una vivida scintilla di speranza.
Sans gravité
Regia: Charline Parisot, Jérémy Cissé, Fioretta Caterina Cosmidis, Flore Allier-Estrada, Maud Lemaître – Blanchart, Ludovic Abraham
2018, 7’56’’
Tutti avremo provato almeno una volta nella vita cosa significhi non avere gravità: fluttuare disconnessi e immersi in ciò che ci circonda senza riuscire mai a mettere davvero i piedi per terra, o magari vivere in preda alla nostalgia di un luogo ormai molto lontano da noi, l’unico in cui riusciamo ad avere aderenza al suolo. Non possiamo far altro, allora, che accompagnare con un amaro sorriso le vicissitudini di questo astronauta. Potrebbe rivelarci l’importanza di qualcosa che, prescindendo dalla nostra collocazione spazio-temporale, riesce a farci sentire a casa.
Gunpowder
Regia: Romane Faure, Nathanael Perron, Léa Detrain, Benoît de Geyer d’Orth, Pei-Hsuan Lin, Anne-Lise Kubiak
2019, 5’30’’
Verde, nero, bianco. Colorato e tradizionale, l’ora del tè è un rituale immancabile. Che fare quando ci si ritrova a corto di infusi? Andare a fare scorta in negozio è una soluzione fin troppo scontata per Phileas, il quale decide invece di intraprendere una rischiosa avventura per attingere direttamente alla fonte: la Cina!