Programma speciale a cura di Cecilia Cossio
Verso a fine degli anni 50, per promuovere una cinematografia di qualità, il governo indiano comincia a istituire diversi organismi, tra i quali, nel 1960, il Film Institute of India (dal 1974 Film and Television Institute of India [FTII]), con sede a Pune (Maharashtra). Il FTII, nel giro di pochi anni, realizza il progetto governativo, formando molti di quelli che dalla metà degli anni 60 in poi diventeranno la gloria e il vanto del cinema indiano, soprattutto del “nuovo cinema”. Nel 1995, sempre sotto l’egida del governo, viene fondato a Calcutta (Kolkata) il Satyajit Ray Film & Television Institute (SRFTI), scuola che pur diplomando diverse figure entrate a far parte dell’ “Industria” (per antonomasia quella cinematografica), non è ancora riuscita ad eguagliare i risultati del FTII. Da tempo, tuttavia, entrambi gli istituti sembrano segnare il passo, per varie ragioni, gestionali, economiche, politiche. Nel 2001, intanto, a Bombay (Mumbai), nell’area della Film City, sede di numerosi studi e set cinematografici, prende forma una nuova realtà: Whistling Woods International, una scuola di cinema fondata e finanziata da Subhash Ghai. Ma chi è Subhash Ghai?
Nato a Nagpur nel 1945, cresciuto a Delhi, dopo studi di economia S.Ghai nel 1963 si iscrive al FTII; a Pune conosce Rehana Farooqi, poi divenuta sua moglie col nome di Mukta. Conseguito il diploma, si trasferisce con la moglie a Bombay, dove comincia a lavorare come attore. Inizia subito anche a scrivere soggetti e sceneggiature, in collaborazione con Mukta; nel 1975 il debutto nella regia con Kalicharan e nel 1980 nella produzione, con Karz (Il debito, diventato un cult classic). Nel 1982 fonda la sua compagnia di produzione, Mukta Arts, da cui escono hits nazionali e internazionali, come Khalnayak (Il cattivo [della situazione], 1993), Pardes (Terra straniera, 1997) e Taal (Ritmo, 1999). Nel 2000, Mukta Arts si espande per diventare una compagnia societaria, che si occupa anche di distribuzione e multimedialità. Ma anche se ormai è una delle personalità cinematografiche di maggior rilievo ed ha collezionato una lunga serie di premi e onorificenze, a Subhash Ghai non basta. Ha un sogno nel cassetto: una scuola internazionale di cinema. Ed è così che nel 2001 pone la prima pietra di Whistling Woods International (WWI), che diventa operativa nel 2006.
Fin dall’inizio, S.Ghai è affiancato dalla figlia Meghna, laureata al Kings College di Londra in Business Management e con un rigoroso tirocinio al fianco del padre in Mukta Arts. Ed è Meghna a tradurre in realtà il sogno del padre: grazie alla sua consolidata preparazione professionale, alla sua intelligenza e alle sue intuizioni, l’istituzione si evolve appieno, tanto che l’importante rivista americana “Hollywood Reporter” nel 2010 l’ha inclusa tra le dieci migliori scuole di cinema del mondo. Divenuta presidente di WWI e affiancata dal marito, Rahul Puri – anche lui da anni tra le figure di primo piano in Mukta Arts e attualmente Direttore degli accademici di WWI – Meghna si è occupata delle infrastrutture dell’istituto, dell’organizzazione e dei programmi di studio, creando diverse ‘scuole’ che coprono tutti i rami della cinematografia e dotandole di tecnologie d’avanguardia per una preparazione internazionale. Il numero degli studenti, dagli 82 dell’inizio, oggi sono circa 1300 e oltre 2900 già diplomati. WWI offre inoltre molte borse di studio a studenti meno privilegiati ma di talento ed è affiliata al Tata Institute of Social Sciences e al Rajiv Gandhi National Institute of Youth Development. Per la sua attività e il suo contributo nel campo dell’educazione mediale e cinematografica, Meghna Ghai Puri ha ricevuto la Honorary Fellowship del britannico Bradford College nel 2013 e l’Economic Times Best Education Brands of India nel 2019, nonché la Times Leading Icon nel 2021 per l’eccellenza nell’educazione delle arti mediali e creative.
Resta un interrogativo: Subhash Ghai è uno dei primi diplomati del FTII e tra quelli divenuti nomi leggendari del cinema indiano. Che cosa lo ha motivato a creare una nuova scuola di cinema, diventata anch’essa famosa come il fondatore e, volenti o nolenti, in concorrenza con il FTII? Forse perché il FTII mirava a creare un cinema d’élite, mentre WWI vuole essere una scuola dell’Industria per l’Industria.
Presentiamo qui tre cortometraggi di diploma di WWI che hanno partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali e ricevuto diversi premi: Kathakaar (Il cantastorie, 2016), 500 rupees (500 rupie, 1917) e The Nightingale (2019), i cui protagonisti sono un uomo che perde il lavoro, una giovanissima prostituta e due innamorati in una regione di guerra. I registi sono rispettivamente Abhimanyu Kanodia, diplomato in regia nel 2015, che oggi ha al suo attivo altri otto film e una serie web per Dice Media; Shashwat Gandhi, diplomato nel 2017, anno in cui ha co-fondato Boathouse Media, una compagnia di videoproduzione che realizza filmati commerciali e aziendali, ma ha in progetto un lungometraggio; e Shiva Katyal, che si è diplomato in regia, ma si interessa anche di montaggio, fotografia, suono e sceneggiatura e ha lavorato come assistente alla regia per lungometraggi, corti e serie web.
KATHAKAR (Il cantastorie, 2016, 10.37 min)
Regista: Abhimanyu Kanodia
Camera: Mitesh Parvatneni
Editing: Pavi Trehan
Musica: Madhur Padwal
Produzione: Shraddha Singh, Naveed Manakkodan
Un anziano proiezionista viene licenziato per far posto a personale più giovane e a nuove tecnologie. Depresso, torna al sua villaggio ma qui inaspettatamente scopre una nuova vita.
500 RUPEES (2017, 15.48 min)
Regista: Shashwat Gandhi
Camera: Bhavya Jogani
Editing: Ayush Sapra
Musica: Siddharth Kaushik
Produzione: Yogehrestha, Karpaten
Ispirato a Das rupye (Dieci rupie), una novella del grande scrittore S.H. Manto, il film racconta la storia di una giovanissima prostituta, ‘affittata’ da tre clienti, con un seguito inaspettato.
THE NIGHTINGALE (2019, 17.09 min)
Regista: Shiva Katyal
Camera: Sanjana Oswald
Editing: Punit Bhatia
Musica: Abhishek Bonthu
Produzione: Vikrant Varma
Ambientato nel Kashmir devastato dalla guerra, il film narra la storia d’amore tra un soldato hindu e una ragazza musulmana, ma è soprattutto una riflessione sulla guerra.