Notizie dal Festival


RIFLETTERE LA VITA: ACQUA E SCHERMO

 

Nell’economia progettuale di uno spazio di un’ora per il programma di questo Festival dedicato sia agli studenti che ai cittadini veneziani, il pensiero è volato in cerca di qualcosa di universale che potesse colpire la sensibilità di tutti.

Ed è saltato fuori qualcosa di assoluto, qualcosa di talmente universale che si trova nell’infinità dello spazio, che copre il nostro pianeta, che forma la parte preponderante di noi stessi: l’Acqua. Qualcosa che forse diamo per scontato, come noi stessi. Talmente utile e quotidiana, che solo ora che scarseggia iniziamo a capire quanto vale. Ma al di là della sua utilità, ci siamo mai accorti della sua bellezza? Della sua personalità? Della sua vivacità e potenza?

Venezia è la città d’acqua per eccellenza, un luogo d’elezione in cui omaggiare l’acqua. Nella geniale interpretazione del professore veneziano di Sanscrito Franco Rendich, in un’antica lingua indoeuropea Venezia significa il luogo posto all’incrocio di tre acque: pensiamo ai tre fiumi Brenta, Adige e Piave che sfociavano in laguna.

A Venezia non si può fare a meno di notare l’acqua, persino riflessa nella luce cara a tanti pittori, madre cullante e matrigna selvaggia.

In questo 2013, dichiarato dall’ONU Anno internazionale della cooperazione per l’Acqua, e con la Giornata Mondiale dell’Acqua o World Water Day, celebrata ogni anno, il 22 marzo, vi invitiamo sia a riflettere su una gestione più attenta dell’acqua per usi materiali, certo, ma anche a farlo per rispetto e amore di questa sostanza che ci riempie al 70%, che forse conosciamo ancora troppo poco, che ci circonda con la sua luce e il suo canto, una poesia che non dobbiamo dimenticare.

Il programma propone queste tematiche tramite immagini veicolate dall’umorismo, dall’ironia, dal rigore scientifico e dalla saggezza popolare, dal documentario all’animazione al cinema muto d’annata.

Laura Marcellino

Al centro di questo programma di corti , il tema “acquatico” tra fiction, animazione e video-arte: Denis Chapon con il suo Abuela Grillo, cortometraggio animato, riflette sulla scarsità d’acqua in Bolivia e sulla sua conseguente privatizzazione; Ben Mills, con Blue Sky Inc.,
immagina in maniera ironica un futuro in cui l’acqua diventerà rara merce di scambio; John Telfer, con Cymatic Music, mostra come l’acqua si presti alla produzione di melodie proprio come un qualsiasi strumento musicale. In totale, i corti di questa sezione saranno cinque.

Within the planning economy of a one hour slot for the programme of this Festival dedicated both to students and to Venetian citizens, thoughts flew out in search of something universal that could touch everybody’s feelings.

Then something all-encompassing came up, something so universal that it is found in space, that it covers our planet, that it forms the greater part of our own selves: Water. Something we maybe take for granted, like our own selves. So useful every day, that only now it is getting scarce do we realise its worth. But beyond its usefulness, have we ever noticed its beauty? Its personality? Its vibrancy and power?

Venice is the water-city par excellence, the quintessential place for paying a tribute to water. In Venetian Sanskrit professor Franco Rendich’s brilliant interpretation, Venice means the place at the intersection of three waters in an ancient Indo-European language: think of the three rivers Brenta, Adige and Piave which flowed into the lagoon.

In Venice one cannot help noticing water, even reflected in the light beloved by so many painters, a lulling mother and wild stepmother.

In this year 2013, declared by the United Nations as International Year of Water Cooperation, and with World Water Day, celebrated every year, on 22 March, we should like to invite you to reflect on a more watchful use of water for down-to-earth uses, certainly, but also to do so out of respect and love for this substance that fills 70% of our selves, which perhaps we still know very little, which surrounds us with its splendour and its song, with poetry we should not forget.

The programme offers such themes through motion pictures propelled by humour, irony, scientific rigour and folk wisdom, from documentaries to animation to vintage silent cinema.

Laura Marcellino

Benedetta

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