Notizie dal Festival


  • 25 Marzo 2023

PROGRAMMA SPECIALE DELLA GIURIA

I tre giurati del Concorso incontrano il pubblico dello Short e raccontano le loro carriere

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto presso l’Auditorium Santa Margherita il Programma speciale della giuria. In occasione dell’incontro, il pubblico ha avuto modo di approfondire la ricca carriera artistica dei tre giurati del Concorso Internazionale del Ca’ Foscari Short Film Festival: Roberto Citran, Robb Pratt e Mika Johnson.

 Il primo a salire sul palco per dialogare con il critico cinematografico Anton Giulio Mancino è stato Roberto Citran. L’attore veneto ha ripercorso brevemente la propria carriera, dal primo contatto con il mondo del cinema attraverso un cineforum tra amici, fino alla vittoria del Nastro d’Argento nel 1994 per il film Il toro. Citran ha sottolineato l’importanza di una lunga e approfondita preparazione per ognuno dei ruoli interpretati, rivelando che il teatro è il luogo perfetto per “abbandonarsi” totalmente all’arte della recitazione. Durante la conversazione, sono state mostrate clip di alcuni dei suoi film più conosciuti, tra cui Il prete bello (1989), Il toro (1994), Il mandolino del capitano Corelli (2001), Io sono lì (2011) e Welcome Venice (2021). L’attore ha inoltre ricordato maestri del cinema italiano come Francesco Rosi e Citto Maselli, recentemente scomparso.

Dopo Citran, è stato il momento del californiano Robb Pratt, celebre animatore, regista e sceneggiatore noto per i suoi lavori nel campo dell’animazione 2D. Ha lavorato per la Walt Disney come animatore e storyboard artist per classici dell’animazione come Hercules, Il gobbo di Notre-Dame e Pocahontas. Inoltre, ha creato e diretto diversi cortometraggi animati indipendenti, tra cui Superman Classic e Flash Gordon Classic, che riprendono lo stile e l’estetica dei cartoni animati degli anni ‘30 e ‘40. Pratt si è presentato al pubblico con l’iconica maglietta di Superman, ammettendo come il supereroe sia stato sempre un modello a cui ispirarsi. Ha poi citato alcune delle opere che hanno influenzato maggiormente la sua produzione artistica, come Bugs Bunny, Braccio di Ferro, Star Wars, Indiana Jones e Ritorno al Futuro. Prima di concludere ha presentato la graphic novel Eva Strongbird and the Marine, realizzata in collaborazione con l’artista inglese Des Taylor e ispirata alla Pop-Art. Per Pratt, l’arte dell’animazione è una vera e propria filosofia perché “comprende tutto: amore, azione ed emozioni”.

L’ultimo giurato a salire sul palco è stato Mika Johnson, artista e regista multimediale che lavora nel campo della realtà virtuale (VR) e dei cortometraggi. Johnson ha raccontato al pubblico dello Short di come la visione di un film di David Lynch abbia rappresentato l’inizio della propria carriera. Nel corso della conversazione, è stato proiettato il cortometraggio Walter, parte del celebre progetto dell’artista The Amerikans (2011-2013). Il breve documentario ha come protagonista il proprietario di un’impresa di pompe funebri con una passione particolare per le cravatte. Johnson ha spiegato di come si sia ispirato a personaggi comuni che abitano in Ohio, dove ha vissuto gran parte della sua vita. “Volevo entrare nei sogni delle persone”, ha proseguito il regista, “quando osservi coloro che ti circondano, cambi. Contrariamente a quanto si pensa, non c’è nessun tipo di oggettività nel documentario. I documentari sono come la fisica quantistica”. Infine, sono state proiettate alcune sequenze del suo primo lungometraggio Confessions of a Boxman (2020), ispirato al romanzo del giapponese Kōbō Abe, e dell’opera in VR che si propone di immergere lo spettatore nei panni di Gregor Samsa, protagonista del racconto di Kafka, La Metamorfosi.

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