Notizie dal Festival


  • 8 Ottobre 2021

Kabir Bedi, ospite allo Short, racconta l’esperienza umanitaria di Care&Share

Tra gli ospiti principali dell’undicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival c’è stato anche Kabir Bedi, attore indiano di fama internazionale, noto tra le altre cose per aver dato il volto al mitico Sandokan di Salgari, intervistato per l’occasione da Stefano Beggiora, docente a Ca’ Foscari. Proprio lavorando a questi film ha avuto l’occasione di venire in Italia e conoscerla, stabilendo così un profondo legame con il nostro Paese che ricorda sempre con emozione in quanto “mi ha dato tanto sia personalmente sia a livello emotivo.” Bedi era presente al festival anche in qualità di global ambassador dell’associazione umanitaria italiana Care&Share che in India sostiene bambini in difficoltà.

L’attore ha affermato di essere convinto dell’importanza dei legami culturali tra il suo Paese e l’Italia, pur sempre memore del posto d’onore riservato ai valori della sua cultura; valori che i suoi genitori – i quali a lungo si sono battuti per l’indipendenza e la pace in India – gli hanno trasmesso: “Non bisogna assolutamente perdere gli stretti contatti tra i nostri due Paesi, i quali hanno coltivato molteplici relazioni in questi anni.” Anche per questo Kabir Bedi si è messo in campo in prima persona diventando ambasciatore ufficiale di Care&Share: associazione umanitaria nata a Venezia che si occupa di fornire un’istruzione a moltissimi bambini in condizioni di povertà in India, dove dal 1993 a oggi ha già aiutato quasi 20.000 giovani. Bedi ha voluto soprattutto sottolineare come, sebbene il suo Paese stia attraversando un periodo molto difficile, segnato dalla pandemia che nella seconda ondata l’ha colpito molto duramente, in questo momento però si sta riprendendo e “in questa ripresa Care&Share ha avuto un ruolo importante nelle aree in cui opera.”

Bedi – di cui è in uscita la biografia Stories I must tellLa tigre è ancora viva. – ha messo al centro del suo intervento l’impegno umanitario suo e dell’associazione, e di come donazioni grandi e piccole siano fondamentali per sostenerla. Il suo appello è andato in particolare al mondo del cinema, il quale deve prodigarsi più di quanto già faccia per diffondere in tutto il mondo la conoscenza e l’operato di associazioni come Care&Share.

L’attore è entrato in prima persona con tecnici e telecamere all’interno delle strutture in cui vengono aiutati i bambini dall’associazione, e qui vi ha girato dei documentari – di cui sono stati proiettati degli estratti – che l’attore auspica possano trovare diffusione in tempo breve. Dal suo intervento si è delineata così l’immagine di un uomo poliedrico che più di ogni altra cosa crede nel profondo legame tra il suo paese natale e il paese che l’ha conquistato, l’Italia, e che è fermamente convinto che il cinema, vero protagonista del Ca’ Foscari Short Film Festival, sia un mezzo validissimo per promuoverlo.

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