Omaggio ad Alain Resnais (1922-2014)
All’indomani della sua scomparsa, avvenuta lo scorso 1° marzo a Parigi, il Ca’ Foscari Short Film Festival ricorda Alain Resnais con Guernica, uno dei suoi documentari d’arte piu` celebri e nella caotica temperie contemporanea rappresentativo, proprio nella rigorosa indagine filmata della tela di Picasso, quale monito a non ripetere più errori costati la vita a migliaia di esseri umani. La scelta di far vedere Guernica non getta solo uno sguardo su quelle che con un furto al lessico proustiano (scrittore amatissimo da Resnais) sono le fatali “intermittenze” della storia, che pur restando, inascoltata dagli uomini, “maestra di vita”, batte strade a prima vista incomprensibili, ma è anche centone sublime della poetica del cineasta francese, specialista di forme cinematografiche brevi e lunghe simili a saggi, racconti e romanzi. Dunque, a conti fatti: occhi agli accadimenti storici, attenzione alle suggestioni intellettuali dell’opera, intransigente dialogo con la letteratura, estremizzazione delle psicologie dei personaggi, sintesi con le altri arti e sguardo rigoroso e critico sull’evoluzione tecnica dei mezzi. Al Festival del Cinema di Berlino, non piu` di un mese fa, al suo ultimo film, Aimer, chanter et boire, era stato assegnato il premio per l’innovazione cinematografica. Lascia al cinema mondiale un patrimonio di film come Notte e nebbia, Hiroshima mon amour, L’anno scorso a Marienbad, La guerra è finita, La vita è un romanzo, L’amour a` mort, Parole, parole, parole, Mélo, Gli amori folli.
Fabio Francione
1950, b/w, 13’
Regia: Alain Resnais e Robert Hessens
Testo: Paul Eluard
Voci: Maria Casàres, Jacques Pruvost
Produttore: Pierre Braunberger
Musiche: Guy Bernard, Orchestra diretta da Marc Vaubourgoin
Prima presentazione: Parigi, giugno 1950 Premio per il miglior film d’arte, Punta d’Este 1952