Un programma speciale a cura di Stefano Locati
La selezione 2024 è composta da quattro cortometraggi provenienti da Giappone, Myanmar, Singapore e Filippine. I quattro corti affrontano temi diversi – dall’amicizia alla solitudine, dalla vacuità dell’odierna società mediale al senso di colpa – con un comune approccio intimo, quasi metafisico. Le azioni che vediamo dispiegarsi in questi cortometraggi sono lasciate alla libera interpretazione dello spettatore, che si ritrova a navigare in un caleidoscopio di emozioni contrastanti. Il formato breve permette di sperimentare con il senso di immediatezza delle storie raccontate, che però mantengono la complessità di personaggi e loro motivazioni: dalla satira alla parabola, uno sguardo poetico e insondabile sulle contraddizioni dell’animo umano.
Programma delle opere proposte:
Two of Us (Suigyo no majiwari)
Regia: Igarashi Kohei
Giappone/Francia, 20’
Due amici d’infanzia sono al termine di un viaggio nei pressi di un resort che si affaccia sull’Oceano Pacifico. I due litigano, mentre il cellulare di uno di loro continua a squillare. Con uno stile compassato, ricco di ellissi, Igarashi Kohei compone un’ode misterica all’amicizia e alla disillusione. Il suo lungometraggio onirico-apocalittico Hold Your Breath Like a Lover (Iki o koroshite, 2014) era stato presentato al Festival di Locarno.
The Altar (Pha-Yar-Sin)
Regia: Moe Myat May Zarchi
Myanmar, 11’
Una fiaba buddista sul senso di colpa, narrata in forma di sussurro con uno stile sperimentale che mescola fotografia, animazione e suoni ambientali. Ne risulta un’esperienza intima e confessionale che carezza i sensi. Moe Myat May Zarchi è un’artista visuale birmana che si è laureata alla New York Film Academy nel 2016 e ha fondato l’organizzazione 3-Act Films, con lo scopo di diffondere la cultura cinematografica sperimentale in Myanmar.
Bagasi
Regia: Nelson Yeo
Singapore/Indonesia, 15’
Una donna trascina un’ingombrante sacca per le strade notturne della periferia. Ma il bagaglio è pesante, e di tanto in tanto deve concedersi una pausa. Una storia malinconica fatta di silenzi, danza e mistero, girata con un gusto inebriante per il surreale. Nelson Yeo ha vinto il Pardo d’oro Cineasti del presente al Festival di Locarno con Dreaming & Dying (2023), suo lungometraggio d’esordio ispirato al precedente corto Dreaming (2021).
Primetime Mother
Regia: Sonny Calvento
Filippine, 15’
Un’audizione per un popolare programma televisivo per mamme combattive si trasforma in una sfibrante prova di nervi per le concorrenti. Una satira gioiosa e spietata sulla natura sfruttatrice della società dello spettacolo e sulla tenacia di una madre che non ha più niente da perdere. Sonny Calvento è il regista del fibrillante thriller della mente The Decaying (Nabubulok, 2017), suo lungometraggio d’esordio. Aveva già partecipato alla selezione di East Asia Now con l’esuberante corto Excuse Me, Miss, Miss, Miss (2019).