PENSIERI DAL SET: NINAGAWA MIKA

Programma speciale a cura di Keiko Kusakabe


Ninagawa Mika: regista

Ninagawa Mika inizia la propria carriera cinematografica nel 2006 con il film Sakuran, per la sceneggiatura di Tanada Yuki. La pellicola, ambientata nel quartiere di Yoshiwara nel periodo Edo, racconta la storia di una giovane donna istruita perché diventi una oiran di alto rango. Anche se la trama non è particolarmente originale, il film colpisce per i colori ricchi e saturi e un’identità registica già ben definita. Il suo film più conosciuto sarà il successivo Helter Skelter del 2012, tratto da un manga di Okazaki Kyōko. La protagonista è Lilico, star indiscussa del mondo della moda. È una critica all’assurdità di una ricerca della bellezza cieca e vuota: alla protagonista interessa soltanto il proprio corpo, così come all’industria in cui lavora. Il film è un body horror dalle tinte accese con importanti considerazioni sulla caducità del proprio corpo e la transitorietà della bellezza. Le protagoniste di queste due pellicole sono accomunate dalla bellezza che permette a loro di essere al culmine della carriera. In questo modo, Ninagawa problematizza l’oggettivizzazione della donna nella società giapponese contemporanea.

Nel 2019 si cimenterà nel film No Longer Human basato sulla vita dell’importante scrittore giapponese Dazai Osamu, protagonista di una vita dissoluta sfociata nel suicidio nel 1948. Nel 2020 esce la serie tv Follower, distribuita da Netflix. Anche quest’opera è ambientata nel mondo della moda con un particolare focus sui social network e sul ruolo della fotografia, tema a lei caro. In quest’opera le difficoltà che affrontano i personaggi femminili vengono risolte dalla sorellanza tra di esse.

Il suo stile fatto di colori accesi e dal forte impatto visuale è ormai un tratto iconico di una regista acclamata a livello internazionale. Tuttavia, questo non deve ingannarci: Ninagawa Mika è una regista matura che sa coniugare la ricerca stilistica e visiva alla profondità di significato.

 

Ninagawa Mika: fotografa

Attiva nel campo del cinema, Ninagawa Mika è anche una fotografa. I suoi lavori sono spesso contraddistinti da elementi caratteristici come immagini dinamiche, colori saturati e fiori di ciliegio. In un’intervista con Yuka Yamaji, un’altra artista, ha dichiarato che i suoi primi lavori sono stati autoritratti fatti in casa davanti allo specchio e caricature delle sue Barbie preferite. Secondo l’artista, la magia dietro la fotografia consiste nel produrre immagini senza imperfezioni e nel vedere l’arte come uno strumento per rubare effimeri momenti di emozione ed espressione.

Con la terza ondata di movimenti femministi degli anni ’90, Ninagawa è diventata un’icona del movimento fotografico giapponese “Girly”, una particolare moda che spinse milioni di ragazze giapponesi a documentare ogni momento delle loro routine con una fotocamera. La fotografa usò così l’enorme visibilità datole da questo movimento per lanciarsi sulla scena internazionale, finché nel 2000 ha vinto il premio Kimura Ihei.

La sua prima serie di installazioni si chiama “Hearthly flowers, heavenly colors”, e nasce dall’idea che nell’atto del fotografare gli oggetti si fondono al fotografo e anche il fotografo a sua volta si fonde ad essi. Così soggetti semplici come una stanza completano una trasformazione che li porta a diventare spazi oltre le tre dimensioni. Altre mostre create da Ninagawa Mika sono “Three rooms” e “Eternity in a moment”. Esempi di installazioni pubbliche sono “Dogo Art 2015” e “Lee Garden One”. Il progetto “Embracing Lights” si focalizza sulle farfalle e si basa sull’idea che le farfalle appaiano solo quando l’attività umana è in armonia con l’ambiente.

Fra gli elementi principali e più ricorrenti nelle sue fotografie ci sono i fiori, in particolare sakura, il bocciolo di ciliegio simbolo del Giappone, considerati una fonte di elevazione spirituale.

 

Pensieri dal set: Ninagawa Mika
Autobiografia

Nel 2023 Cue Press ha pubblicato l’autobiografia dell’autrice dal titolo “Diventare Ninagawa Mika”, con traduzione di Corrado Cucchi, a cura di Roberta Novielli e Francesco Vitucci, presentato in occasione di questo programma speciale.

 

Filmografia

Sakuran – 2007 (111 minutes)

Helter-Skelter – 2012 (127 minutes)

Diner – 2019 (117 minutes)

No Longer Human – Ningen shikkaku – 2019 (120 minutes)

xxxHOLiC – 2022 (110 minutes)

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