Zagabrina di nascita e veneziana per scelta, Živa Kraus è da più di quarant’anni una figura insostituibile nel panorama artistico e culturale della città lagunare. Lei stessa definisce la sua vita come conseguenza di due scelte fondamentali, la prima quella di iscriversi a Pittura all’Accademia di Belle Arti nella sua città natale, la seconda, nel 1971, quella di trasferirsi a Venezia.
Personalità poliedrica, nei primi anni veneziani associa alla pratica artistica di pittrice altre attività che la vedono progressivamente inserirsi nel campo, fino a diventarne parte integrante. Dalla conoscenza con Peggy Guggenheim, cui fece da assistente nella sua collezione, alla collaborazione con Paolo Cardazzo presso la Galleria del Cavallino, dove seguì gli inizi della video arte, e ancora la curatela e redazione – su incarico di Carlo Ripa di Meana – del catalogo della 38a Biennale di Venezia Dalla natura all’arte, dall’arte alla natura: sono moltissime le esperienze e gli incontri decisivi che puntellano il suo percorso.
Ma forse il suo contributo – e tributo – principale è stato quello di dotare Venezia di uno spazio, fino ad allora mancante, interamente dedicato alla fotografia. Con l’apertura di Ikona Photo Gallery nel 1979, Kraus porta la fotografia in città in una fase in cui in Italia questo linguaggio ancora faticava a farsi strada nel circuito dell’arte contemporanea. Il nome scelto, che deriva dal greco eikon e significa immagine, racchiude in sé sia l’immaginario della fotografia come arte delle immagini, sia quello delle icone sacre bizantine legate alla storia di Venezia.
Alla fondazione della galleria, nata al Ponte di San Moisè nei pressi di San Marco e dal 2003 con sede in Campo del Ghetto Nuovo, seguirà poi nel 1989 quella di Ikona Venezia International School of Photography. Tra le attività portate avanti fuori dalla galleria, dal 1982 al 1991 è stata direttrice artistica della Galerija Sebastian con sedi a Belgrado, Dubrovnik e Varaždin e in più di un’occasione è stata coordinatrice di padiglioni nazionali ed eventi collaterali in diverse edizioni della Biennale. Come pittrice, Živa Kraus ha esposto personalmente in molte città europee, tra cui Karlovac, Zagabria, Lubiana, Brescia, Genova, Milano, Venezia, Auvernier e Berna ed è autrice del videotape intitolato The Motovun tape realizzato nel 1976. Nel 2019, la Fondazione Ugo e Olga Levi ha ospitato la mostra “Memory for the future: 40 anni di Ikona Gallery a Venezia” per celebrare i quarant’anni di attività della galleria e per onorare l’eclettica figura di artista, curatrice e gallerista di Živa Kraus.